Comuni, la mannaia del dissesto pende sulla testa dei cittadini, servizi essenziali a rischio

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Comuni, la mannaia del dissesto pende sulla testa dei cittadini, servizi essenziali a rischio

redme |
giovedì 29 Novembre 2018 - 11:07

Un milione e quattrocentomila persone in Sicilia vive con lo spettro di una mannaia che s’allunga sulla testa.
A causa del blocco di una serie di servizi tipicamente erogati dai Comuni, dagli asili nido all’assistenza a disabili e anziani. E per il rischio di perdere il posto di lavoro, passando per il tunnel della mobilita’. E’ oltre un quarto della popolazione dell’Isola a risiedere, infatti, nel territorio di enti locali in dissesto o predissesto.
Sul primo fronte, cittadine come Monreale (39.187 abitanti) o Milazzo (31.882) o la piccola Cassaro, 821 anime nel Siracusano. Sull’altro, citta’ grandi come Catania e Messina. E persino Ustica in provincia di Palermo e Motta Camastra, nel comprensorio di Messina. In totale, sono 28 i Comuni in dissesto finanziario e 35 quelli in predissesto. Ma ben il 20% dei 390 municipi dell’Isola vive in condizioni di grave sofferenza finanziaria.
Il tema e’ stato al centro oggi di un meeting svoltosi a Palermo per iniziativa della Cisl, che ha colto l’occasione per lanciare a governo e Parlamento regionali la proposta di una cabina interassessoriale di regia “per l’analisi preventiva, in sede tecnica, dei bilanci degli enti locali”. “Una sede di diagnosi e terapia degli assetti finanziari – spiega Mimmo Milazzo, segretario generale regionale Cisl – da istituire con legge della Regione e che, senza entrare nella valutazione delle priorita’ di bilancio, che spetta alla politica, consenta di liberare il campo, prima del varo dei documenti preventivi, da tutto cio’ che rischi di degenerare in stallo e in strozzature”