E’ stata un’altra domenica di passione per i villaggi della zona sud, colpiti da un’eccezionale ondata di maltempo. I problemi maggiori si sono verificati a Santo Stefano Briga, dov’è esondato l’omonimo torrente.
I residenti si sono risvegliati “prigionieri” del lungo fiume di fango e detriti che ha inondato una tra le principali arterie di collegamento tra il villaggio di Santo Stefano, la Sp 36 e la Statale 114. Non si sono verificati danni a cose o persone. Ieri pomeriggio c’è stato un sopralluogo dei tecnici della Protezione civile e adesso si attende la rimozione degli inerti lasciati lungo la strada dalla piena del torrente.
I cittadini però sono spaventati, ed ormai esasperati: annualmente chiedono interventi risolutivi per la messa in sicurezza del territorio e per evitare che maltempo o “bombe d’acqua” mettano in ginocchio un intero villaggio ed a repentaglio la vita dei residenti.
Stesse scene tra Galati S. Anna e Galati S. Lucia separate – è il caso di dirlo – da un torrente che già due volte in un mese ha dimostrato tutta la sua pericolosità. Mattinata da tregenda per gli abitanti, rimasti isolati in casa, visto che l’unica strada percorribile (il torrente) era praticamente impercorribile.

In questo senso, a gran voce, i residenti dei due villaggi chiedono una passerella per risolvere un problema che si trascina da decenni.