Treni "lumaca": monitoraggio-denuncia di Malaponti: "Accumulati 2075 minuti di ritardo in un solo giorno"

Mentre si parla di rilancio delle ferrovie in Sicilia (l’ultimo sogno è collegare Palermo con Catania in due ore), i pendolari sono alle prese con ritardi biblici. Lo conferma Giosuè Malaponti, presidente del Comitato pendolari siciliani – Ciufer.

“Premesso che abbiamo ritenuto opportuno e doveroso non prendere parte all’incontro di mercoledì 14 novembre presso l’assessorato regionale ai Trasporti, evitando di prendere parte alla presentazione dei nuovi orari ferroviari 2018-2019 perché ritenuta una ‘mera presa d’atto’ di un’offerta commerciale che non condividiamo, essendo rimasta fuori buona parte delle nostre richieste e, che ancora una volta, da quando la Regione è la committente del trasporto ferroviario isolano, non tiene conto dei bisogni dell’utenza pendolare e dei territori (Ragusa, Messina-Catania Siracusa, Catania-Caltagirone-Gela e Messina-Palermo).

Fatta questa premessa desideriamo fare presente che la storia dei ritardi si ripete in continuazione in questi ultimi mesi dal cambio orario di settembre. Ritardi dovuti a guasti ai locomotori, ritardi dovuti a problemi tecnici all’infrastruttura, ritardi dovuti al troppo caldo in estate (binari roventi), ritardi dovuti agli incendi lungo il sedime ferroviario, ritardi dovuti alle condizioni meteo avverse e altri ritardi dovuti a fatti occasionali (ostruzioni varie lungo linea). Qualsivoglia sia la natura dell’interruzione alla normale circolazione ferroviaria, comunque comporta grossi problemi per i pendolari.

Enormi ritardi, perdite di coincidenze con altri mezzi pubblici, perdite di ore di lavoro da recuperare e di studio, rappresentano una situazione fortemente penalizzante per l’utenza in generale.

Disagi e disservizi assicurati, ritardi imprecisati, scarsa o nessuna informazione sui ritardi nelle varie stazioni ferroviarie. Le interruzioni alla circolazione ferroviaria per problemi tecnici all’infrastruttura o per fatti esterni e/o ambientali si possono anche accettare, ma ultimamente sono diventate davvero troppo frequenti (vedi i mesi di settembre, ottobre e novembre).

Interruzioni che danneggiano principalmente il gestore del trasporto, in questo caso Trenitalia Spa, ma chi ne piange le conseguenze sono sempre gli utenti e a maggior ragione chi del trasporto ferroviario ne ha fatto il principale mezzo per i propri spostamenti sia per lavoro, per studio che per altro.

Teniamo a precisare che è la Regione siciliana a pagare il trasporto ferroviario dalla sottoscrizione del Contratto di Servizio 2017-2026 firmato a maggio del 2018. Visti i continui disagi-disservizi chiediamo di sapere:

·      se il Dipartimento Trasporti 2° Servizio Trasporto Ferroviario è a conoscenza delle problematiche di questi ultimi tre mesi?

·      se e quando viene a conoscenza sulle varie interruzioni alla circolazione ferroviaria?

·      quali sono gli accorgimenti messi in atto per tutelare l’utenza sia pendolare che in generale previsti contrattualmente da parte del Dipartimento?

·      nei casi di ritardi eccessivi, come verifica che venga rispettato o meno l’art. 11 comma 4 del Contratto di Servizio relativo alla programmazione dei bus sostitutivi entro 30 minuti dalla soppressione della corsa?

·      quando viene informato su quanti bus sostitutivi sono stati messi in servizio, nei casi di ritardi e di soppressione delle corse?

·      se viene data tempestiva informazione in tutte le stazioni dell’istituzione delle corse bus sostitutive al treno soppresso, ciò per alleviare ulteriori disagi all’utenza?

Questi sono i quesiti che rivolgiamo al 2° Servizio Trasporto Ferroviario – Dipartimento Trasporti Regionale per fare, una volta per tutte, chiarezza sui ritardi, sulle cancellazioni dei treni, sulla programmazione dei bus sostitutivi e sulla tempestiva informazione all’utenza nelle stazioni, ormai tutte impresenziate, e a bordo dei treni.

Riteniamo doveroso portare a conoscenza dell’assessore ai Trasporti, Marco Falcone, dimostratosi sensibile alle problematiche dei pendolari chiedendo di far fare chiarezza sui quesiti posti e di voler verificare assieme al Comitato Pendolari Siciliani-Ciufer la funzionalità dei nuovi orari 2018-2019 nelle relazioni di nostro interesse cercando di ottimizzare le tracce orarie ed i km-treno assegnati, cosa che da tre anni non riusciamo a fare con i dirigenti del Dipartimento Trasporti Regionale.

Alla luce di questi continui ritardi – ribadisce Malaponti – abbiamo voluto monitorare i treni del fine settimana scorso e precisamente venerdì 16 novembre 2018 nelle seguenti relazioni con i seguenti risultati:

Messina-Catania-Siracusa:  monitorati 18 treni

Ritardo:                                   984 minuti pari a 16 ore e 24’

Cancellazioni:                          n. 3 treni – km-treno soppressi 147

Catania-Palermo:                  monitorati 15 treni

Ritardo:                                   666 minuti pari a 11 ore e 6’

Messina-Palermo:                 monitorati 14 treni

Ritardo:                                   75 minuti pari a 1 ora e 15’

Agrigento-Palermo:              monitorati 24 treni

Ritardo:                                   277 minuti pari a 4 ore e 37’

Modica-Caltanissetta:           monitorati 5 treni

Ritardo:                                   73 minuti pari a 1 ora e 13’

Il totale del monitoraggio è di 76 treni monitorati, il ritardo complessivo accumulato nella sola giornata di venerdì 16 novembre 2018 nelle relazioni ferroviarie monitorate è di 2075 minuti pari a ore 34 e 35 minuti, mentre 147 sono i treno-km soppressi.

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