Tagli all'istruzione, la carica dei 100mila. Sit-in anche a Messina

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Tagli all'istruzione, la carica dei 100mila. Sit-in anche a Messina

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venerdì 16 Novembre 2018 - 18:19

Erano centomila, secondo gli organizzatori della protesta, gli studenti che hanno sfilato questa mattina nelle piazze di moltissime città italiane contro i tagli del Governo all’Istruzione, l’edilizia scolastica fatiscente e l’alternanza scuola-lavoro.
A Roma e a Milano il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, è stato il bersaglio preferito: nella capitale un manichino in camicia verde e’ stato impiccato, nel capoluogo lombardo e’ stato bruciato un altro manichino con le sembianze del vicepremier leghista e date alle fiamme alcune bandiere di Lega e M5s, mentre alcuni giovani in tuta bianca hanno imbrattato di vernice le vetrine di alcuni negozi.
I cortei si sono svolti a Roma, Milano, Messina, Firenze, Verona, Trento, Perugia, Napoli, Bari, Campobasso, Crotone e domani toccherà a Bologna, Taranto e Siracusa. La protesta è stata promossa dal Link coordinamento universitario, da Rete della conoscenza, da Udu (Unione degli universitari), da Rete degli Studenti Medi e da Uds (Unione degli studenti) A Roma l’appuntamento era alle 9, a piazzale Ostiense.
I ragazzi sono arrivati sventolando bandiere rosse e lanciando fumogeni colorati. Molti gli strisconi: da ‘contro la scuola dei padroni, 10, 100, 1000 manifestoni!’ a ‘che tristezza la vostra sicurezza’. In cinquemila si sono messi in marcia poco dopo le 10, diretti al ministero dell’Istruzione a viale Trastevere, per gridare le ragioni del loro malessere.
Durante il corteo ci  sono stati momenti di tensione con le forze dell’ordine: un gruppetto, all’incrocio tra via Jacopo De Settesoli e via di Porta Portese, avrebbe voluto fare una deviazione dal percorso del corteo per andare verso il presidio di sicurezza della Polizia. Bloccati dagli agenti hanno iniziato a ripetere una serie di cori, da ‘Fuori le guardie dalle scuole’ a ‘Con quel casco e il manganello sembri proprio un playmobil’.