Messina come Napoli ai tempi del colera. Scenda in campo la magistratura

Una città infestata: adesso è proprio emergenza rifiuti. Con l’aggravante che la situazione è destinata a peggiorare perché non prima della prossima settimana i mezzi saranno nelle condizioni di poter tornare in esercizio. In funzione solo due autocompattatori che non riescono nemmeno a coprire un solo quartiere cittadino. I sindacati, in tempi non sospetti, avevano lanciato l’allarme: “Presto dovremo fronteggiare un’emergenza programmata”. Avevano ragione, questa storia puzza. Cosa c’è dietro questa vergognosa emergenza? Lo potrà stabilire solo la magistratura che adesso ha il dovere di scendere in campo per fare chiarezza.

Con la salute dei cittadini a nessuno è permesso “giocare” o fare speculazioni di carattere politico. Se dietro c’è un disegno – agli occhi di tutti criminali – è bene che chi deve pagare paghi.

I piagnistei del sindaco che entro oggi vuole una relazione su cosa si accaduto non convincono i messinesi che manifestano insoddisfazione nei confronti di Cateno De Luca, inviso da molti. La luna di miele è finita, adesso in giro viene sparso solo fiele all’indirizzo del sindaco, primo responsabile di questo stato di cose. Le foto di questa mattina rappresentano uno spaccato di una situazione allarmante perché, come detto, il peggio deve ancora arrivare.

In casi del genere, cadono le prime teste: invece Giuseppe Lombardo e i consiglieri del Cda (ricordiamo il nome di Maria Grazia Interdonato, già addetta alle vendita di un negozio, quindi senza specifica qualificazione), rimangono saldamente in sella. La squadra venuta dalla provincia jonica ha fatto piombare la città in uno stato di emergenza spazzatura senza precedenti. Non era mai accaduto prima d’ora, se non in occasione di qualche sciopero del personale, che la città fosse invasa dall’immondizia.

La situazione è drammatica a Giostra dove risiedono montagne di rifiuti attorniati da topi e insetti, la gente non può tenere in casa i sacchetti di spazzatura. Che nessuno apra il tema dell’inciviltà del messinese – alcuni lo sono -, perché la responsabilità deve ricadere solo sulla governace della MessinaServizi e sul sindaco Cateno De Luca che ha scelto i suoi uomini e donne per guidare un settore delicatissimo.

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