“L’impianto accusatorio è totalmente basato sulle dichiarazioni della parte offesa, ritenuta oggettivamente inattendibile. Abbiamo presentato istanza di revoca della misura cautelare ed il Gip si è riservato di decidere nei prossimi giorni”. È quanto dichiarano i legali del quarantenne F. M., carabiniere recentemente salito agli onori della cronaca in quanto accusato da una donna con la quale avrebbe intrattenuto una relazione sentimentale dei reati di stalking, abuso d’ufficio, rapina ed estorsione. Il militare, che nel frattempo è stato sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari, ha rispedito le accuse al mittente nel momento in cui è comparso davanti al Gip del Tribunale di Barcellona per essere sottoposto all’interrogatorio di garanzia.
Stando all’accusa, la presunta vittima, che sembrerebbe vantare un credito nei confronti del militare, avrebbe desistito dal richiedere la restituzione delle somme di denaro date in prestito dopo aver subito diverse minacce dall’uomo. Inoltre il militare avrebbe abusato del proprio potere per via di una richiesta di documenti avanzata alla donna mentre questa conversava con un’altra persona in un bar di Torregrotta. All’uomo è stato contestato il reato di stalking perché, una volta venuto a conoscenza che la donna si sarebbe dovuta presentare al Comando provinciale per essere interrogata, ha provato a contattarla ripetutamente per ottenere informazioni sui motivi che stavano alla base dell’interrogatorio.