Ospedale Barone Romeo di Patti non sarà depotenziato, Sciotto UGL Messina: “Al bando sterili allarmismi”

Redazione1

Ospedale Barone Romeo di Patti non sarà depotenziato, Sciotto UGL Messina: “Al bando sterili allarmismi”

lunedì 22 Ottobre 2018 - 17:32

«Ingiustificato l’allarmismo con cui, da più parti, si guarda al futuro dell’ospedale Barone Romeo di Patti». A ritenerlo tale è Antonino Sciotto, segretario provinciale dell’UGL Messina, nonché responsabile della federazione Sanità del sindacato, in risposta a quanti continuano a sostenere, in questi giorni, la tesi di un depotenziamento della struttura sanitaria di via Mazzini deciso a tavolino nelle stanze di Palazzo d’Orleans.

«La bozza della rete ospedaliera che sarà sottoposta al vaglio del ministero prevede un aumento dei posti letto e il potenziamento del reparto di Emodinamica, il cui servizio sarà portato da h12 ad h24. Inoltre – prosegue Sciotto – la bozza di riordino prevede per l’ospedale di Patti l’aggiunta di Gastroenterologia». Affrontata anche la questione di Oculistica: «Il reparto – riflette il segretario provinciale dell’UGL – ha mantenuto l’originaria classificazione di struttura semplice e sta funzionando come in precedenza, con la stessa dotazione di medici». L’auspicio dell’esponente sindacale è che si riesca in breve tempo a dotare il reparto di Chirurgia di un primario: «Attendiamo che la rete ospedaliera venga approvata dal ministero, poi occorrerà formalizzare al più presto il contratto di assunzione».

Per restare in tema sanità, il segretario Sciotto è intervenuto anche sulla questione Seus: «Condividiamo quanto affermato dall’on. Pino Galluzzo. Nella fase di elaborazione del progetto di legge per la costituzione dell’AREU Sicilia, la Seus dovrà essere organizzata in modo moderno e avere una direzione adeguata alla sua sfida. Dal canto nostro, come UGL Messina, non crediamo affatto che i lavoratori siano a rischio e lo dimostra – conclude Sciotto – il percorso di coinvolgimento già avviato dall’assessore Razza attraverso gli incontri recenti e quelli già programmati tra assessorato, commissione e parti sociali».