Sindaci Messinambiente: De Luca nomina cognato D'Alia e coimputato nel processo Fenapi

Il sindaco Cateno De Luca ha nominato oggi i componenti del collegio sindacale della Messinambiente Spa. Nomine nel segno della lottizzazione politica: a farne parte, fra gli altri, c’è Giovanni Capillo, cognato dell’ex ministro Gianpiero D’Alia. L’ex parlamentare dopo la nomina della cugina Chiara Giorgianni (componente del Cda Arismé) ottiene anche la nomina di un altro congiunto. Qualcuno griderà allo scandalo e ad una presunta “parentopoli”?

Ma Cateno De Luca è riuscito a superare sé stesso nelle nomine del collegio. Alla presidenza è stato indicato Francesco Vito, già componente del collegio dei revisori dei conti del Comune di Santa Teresa di Riva, consulente fiscale storico della Fenapi e imputato nel processo per evasione fiscale del Patronato governato da Cateno De Luca.

Il processo, come si ricorderà, lo scorso novembre portò all’arresto di Cateno De Luca e di Carmelo Satta, all’indomani delle elezioni regionali. Misure cautelari poi revocate: l’operazione scattò a seguito di una inchiesta della Procura di Messina su una presunta evasione fiscale compiuta dalle persone rinviate a giudizio, fra le quali anche il neo presidente del collegio sindacale della società partecipata del Comune di Messina.

Completa il collegio Claudia Pagano, mentre Gennaro Iodice e Gianvito Tantaro sono supplenti.

Nessuna menzione delle nuove nomine sul profilo Social del sindaco Cateno De Luca: il sindaco s’è guardato bene dal dare ampia pubblicità al decreto, temendo con molta probabilità, nella reazione scomposta di qualche aficionados…

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