Sottratti tre milioni di euro al Palagiustizia satellite? Scatta l’ipotesi per dirottarli al nuovo Ospedale militare. Progettazione ferma

Il progetto di massima del secondo Palagiustizia di Messina potrebbe subire una notevole riduzione dell’investimento perché il “gruzzoletto” preventivato per l’Ospedale Militare che sarà costruito presso gli Molini Gazzi pari a 5 milioni di euro si impennerebbe ad 8 milioni. Insomma il budget aumenta da una parte ma scende dall’altra. Questa notizia, insieme a problemi di natura sismica di un manufatto sito all’interno del nosocomio militare, si evince dal summit di oggi tra il sindaco Cateno De Luca, il vicesindaco e assessore alle Infrastrutture e Lavori Pubblici Salvatore Mondello, l’assessore alla Manutenzione Beni e Servizi Massimiliano Minutoli e l’ing. Giusto Santoro dell’Agenzia del Demanio. Quest’ultimo si è pronunciato sulla riqualificazione di una superficie coperta di circa 11 mila metri quadrati e su una serie di sollecitazioni tecniche espresse dal vicesindaco relativamente all’opportunità di intervenire sulla struttura che presenta criticità legate al vincolo della Soprintendenza. Il sindaco ha chiesto di rivalutare questa posizione che appare molto rigida sotto il profilo procedurale ed ostica anche sotto il profilo sostanziale.

Per il Palagiustizia a tutt’oggi nulla è stato fatto in termini di progettazione, malgrado le procedure in atto e tutta la fase pregressa che ha portato alla sigla ed alla stipula del protocollo d’intesa tra i Ministeri della Giustizia e della Difesa, Agenzia del Demanio e Comune di Messina per avviare successivamente le procedure di progettazione. Il sindaco ha esordito: “Questa vicenda del Palagiustizia appare sempre più paradossale perché la somma di circa 9 milioni che residuerebbe per lo stesso non basterebbe neanche a realizzare spazi per il 50% di quelli che effettivamente servono agli uffici giudiziari”.

Santoro ha evidenziato che allo stato attuale la procedura è però ferma alla progettazione di massima soltanto dell’Ospedale Militare. Agli ex Molini Gazzi è stata completata parzialmente la prima parte della progettazione di massima. Il sindaco De Luca ed il vicesindaco Mondello hanno sintetizzato a Santoro la proposta per la collocazione del nuovo Palagiustizia che è stata condivisa con la Conferenza Permanente del Tribunale sotto il profilo tecnico e che oggi necessita di incontri per rivisitare il Protocollo d’Intesa.

“Sotto il profilo tecnico  ha dichiarato il vicesindaco – Santoro ha confermato quelle che sono le posizioni e le perplessità dell’Amministrazione comunale, anzi ritiene che sia un valore aggiunto quello di pensare ad una nuova struttura; ovviamente il tutto va rivalutato con gli attori principali del protocollo d’intesa”.

Il primo cittadino: “Domani manderemo una nota articolata alle parti interessate per dimostrare che la scelta effettuata è illogica sotto il profilo temporale e sotto il profilo sostanziale ed economico. La città di Messina non può aspettare altri 10 anni per avere un Palagiustizia insufficiente rispetto al reale fabbisogno”.

A margine dell’incontro si è discusso di tutta una serie di questioni legate all’Agenzia del Demanio quali il sistema di fortificazioni della città di Messina, il Palazzo Reale in prossimità della Dogana e altri manufatti che sono parte del patrimonio dell’Agenzia del Demanio ma in utilizzo al Comune di Messina. Si è manifestata da subito l’intenzione di riattivare tutte le procedure strumentali o comunque sinergiche a quelle del programma dell’Amministrazione comunale e nello specifico il sistema di fortificazioni da legare ad un percorso sia turistico che sportivo, mentre per quanto riguarda il Palazzo Reale da collegare a tutto ciò che sarà il sistema del Waterfront e un’altra serie di immobili da utilizzare per funzioni specifiche. Precisamente si è parlato dell’ex Polveriera di Campo Italia, dove potrebbe essere allocato un primo ricovero per animali e insieme all’assessore Minutoli si è discusso di predisporre una dettagliata relazione per l’utilizzo di tali aree che poi potranno essere utili per le finalità discusse.

Redazione1

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