Concorso per dirigente scolastico, il Consiglio di Stato dà ragione a candidati ricorrenti

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Concorso per dirigente scolastico, il Consiglio di Stato dà ragione a candidati ricorrenti

redme |
mercoledì 17 Ottobre 2018 - 16:33

Clamorosa svolta a distanza di qualche giorno dalle pronunce negative del Tar Lazio sui ricorsi relativi ai candidati non ammessi alla prova scritta del concorso per dirigente scolastico per non aver raggiunto la soglia minima di 71,70 pur avendo conseguito il voto della sufficienza pari a 60/100.

Con decreto cautelare emesso oggi dal Presidente della VI sezione del Consiglio di Stato, i ricorrenti sono stati ammessi con riserva allo svolgimento della prova scritta prevista per domani 18 ottobre.

Accogliendo la domanda di provvedimento d’urgenza proposta dagli avvocati Dino Caudullo e Salvatore Spataro nell’interesse di un gruppo di candidati che avevano conseguito nella prova preselettiva un punteggio superiore alla sufficienza ma non utile rispetto alla soglia di 71,70 risultata utile per il superamento della prova preselettiva, con decreto cautelare d’urgenza il Presidente della VI sezione ha disposto l’ammissione con riserva dei ricorrenti alla prova scritta, evidenziando che le questioni e i relativi motivi di ricorso sono sufficienti a consentire l’ammissione con riserva dei ricorrenti medesimi.

Il secondo pronunciamento riguarda alcuni insegnanti siciliani che, per raggiungere le sedi previste per lo svolgimento della prova preselettiva, si sono trovati a dover necessariamente percorrere l’A18 Messina-Catania.

Accadeva, però, che nella notte fra il 21 ed il 22 luglio 2018 il forte vento causava la caduta di un albero posto ai margini della carreggiata, determinando il blocco totale dell’autostrada e la paralisi del traffico per moltissime ore.
I ricorrenti, bloccati all’interno dell’arteria autostradale dalla quale non era possibile né proseguire oltre, né tantomeno uscire per tentare la percorrenza di strade alternative, non hanno quindi potuto raggiungere le sedi indicate per lo svolgimento della prova preselettiva.
I candidati avevano chiesto all’Amministrazione di consentire loro lo svolgimento di una prova suppletiva, stante la causa di forza maggiore che aveva impedito di presenziare a quella fissata per il 22 luglio, tuttavia il Miur negava tale possibilità.
I docenti si sono quindi rivolti al Tar Lazio, con il patrocinio degli avvocati Salvatore Spataro e Dino Caudullo, ed in esito alla camera di consiglio dello scorso 9 ottobre hanno viste riconosciute, in parte, le loro ragioni.
Con ordinanza depositata oggi il Tar Lazio ha riconosciuto, per i candidati per i quali è risultato, al momento, documentata l’impossibilità di raggiungere la sede, che nel caso di specie si era in presenza di causa di forza maggiore che aveva impedito il raggiungimento della sede dove si svolgeva la prova preselettiva, disponendo la ripetizione della prova preselettiva entro 20 giorni dalla comunicazione dell’ordinanza stessa e, ove ciò comportasse il superamento della soglia minima di ammissione fissata in punti 71,70, l’ammissione dei candidati in sovrannumero alle prove scritte.
La sentenza, che riguarda anche diversi candidati messinesi, è stata accolta con soddisfazione dai legali Caudullo e Spataro che si sono prodigati per ribaltare il giudizio negativo del Tar.

Tonino Demana