“Vogliamo risanare i conti o vogliamo solo sistemare i nostri amici e parenti? Ci siamo confrontati su ogni singolo rigo del piano di Riequilibrio con i consiglieri e i Capigruppo e anche con i sindacati con cui abbiamo organizzato tre incontri. Gli obiettivi di De Luca sono quelli a disposizione degli Organi Comunali, dei ragionieri, dei Bilanci e dei dirigenti. Chiedo scusa per aver rinviato con le parti sociali perché non ero pronto sul tema della Partecipate. Abbiamo avuto sempre l’atteggiamento del confronto. Lo stiamo vivendo con la lucidità al cento per cento ma non si può fare negando l’evidenza, i numeri sono lì e si leggono anche nei Palazzi delle Partecipate”.

È nato un testo che è diventato cospicuo con il contributo di tutti, l’integrazione suggerita da Cisl, Cisal e OrSA che mi auguro dirà “Sì” più tardi.

Illecito esempio di conflitti d’interesse e sperpero di denaro pubblico con servizi di basso livello. Il Responsabile della gare d’appalto nel settore hanno figli nelle cooperative. La responsabile di Casa Serena è figlia di un dirigente. Mi è stato detto ‘Chi tocca i servizi sociali muore’. 15 milioni di euro extracomunali l’anno sono un Giro di affari notevoli. Ho appurato collegamenti con il malaffare. Da pubblico ufficiale non posso non fare finta di niente e denuncerò. Provvederò ad effettuare trasferimenti di personale. Il mio dovere è di rimodulare il Piano di Riequilibrio e non potevo non cominciare da quella voce che mi hanno vietato di toccare. Vi ho dato oggi i documenti con gli imbrogli. Mi dovete spiegare perché dobbiamo pagare il doppio lo stesso servizio? Ho revocato la nota di Casa Serena per l’atteggiamento costruttivo di alcune organizzazioni sindacali. La struttura di Montepiselli si deve adeguare ai costi degli altri servizi. Ma non per questo ce l’ho con i dipendenti. Non sono un macellaio ma un amministratore. Siate voi Organizzazioni Sindacali ad aiutarmi ed io ho messo la clausola di salvare il personale. Tutti lo sanno. Sapete perché era già vostro dovere sapere e perché vi sto consegnando le carte. Per Casa di Vincenzo non posso avallare un costo di 250mila euro l’anno per tre anni. Dov’è il volontariato quello vero che non vuole articoli sui giornali e che lavora in silenzio. Qui ci sono sempre ex: ex 328, progetto Ypsilon etc. Sono spuntati nelle riunioni sindacali e allora ho capito”.

Per l’Atm poi si consuma il misfatto, il reale “disegno criminale” – sancisce De Luca. “Hanno collegato la selezione dei vecchi interinali con i nuovi da 31 siamo approdato a 75”.

Vi racconto poi della Vigilanza Venatoria nella Città Metropolitana per 27 unità che costano 250mila euro per due mesi e la cui competenza spetta alla Polizia Metropolitana. Io ho bloccato l’aopall’ e mi accusano di aver tagliato 27 posti du lavoro. Questo accusa è stata motivata da parte della CGIL e nel frattempo dalla Prefettura mi arriva nota di richiesta di sciopero della Uil altrimenti si avviano procedura di raffreddamento”.

Per Messinambiente ho dovuto dare l’assenso per il Concordato contro la mia volontà – continua De Luca- per non smuovere gli atti precedenti. Ma non sono d’accordo. L’ho detto a chiare lettere. Questi sono provvedimenti concatenati a cui non potevo esimermi. Sono uscite tutte le porcherie e siamo noi a dover trovare i soldi. Ho chiesto al presidente Lombardo qual è l’investimento per raggiungere l’obiettivo di legge. I lavoratori chiedono le ferie non godute quando ancora non si può approvare il Piano industriale. Dov’erano i sindacati prima di tutto questo? Si crea il clima di bande armate. Non credo che non ci sia un Consigliere Comunale che non sia stato contattato dai lavoratori della società dei rifiuti”.

Come mai nel contratto di servizio della Messinambiente non era previsto il raggiungimento del 65 per cento della raccolta differenziata?