Fp-Cgil: "Stanchi di promesse non mantenute, Vigili del fuoco senza uomini, mezzi e risorse"

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Fp-Cgil: "Stanchi di promesse non mantenute, Vigili del fuoco senza uomini, mezzi e risorse"

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venerdì 12 Ottobre 2018 - 11:01

“Siamo stanchi di ricevere pacche sulle spalle e sentire proclami e promesse mai mantenute; l’Italia è un Paese costantemente a rischio meteorologico, idrogeologico e idraulico, sismico, vulcanico, con grandi insediamenti industriali, con infrastrutture vecchie e senza manutenzione. La scorsa settimana i Vigili del Fuoco, a causa del maltempo che ha colpito il Centro Sud, la Sicilia, la Calabria e la Puglia nonché la forte scossa sismica nel Catanese, hanno lavorato ininterrottamente portando aiuto e soccorso alla cittadinanza impaurita ed esausta”.
Per rispondere concretamente a queste esigenze, la Fp Cgil Vvf rimane convinta che servono investimenti economici reali, politiche di previsione e prevenzione, serve pianificare i piani minimi emergenziali di Protezione civile regionali, provinciali e comunali utili se non indispensabili per garantire soccorso a tutta la cittadinanza, senza alcuna differenziazione.
I Corpi dello Stato, gli Enti Locali, le Amministrazioni pubbliche e/o private, il mondo del volontariato, devono essere integrati in un unico sistema di Protezione Civile coordinato, in applicazione dell’art. 10 del codice di Protezione civile, dal Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco. La diramazione territoriale, capillare e strategica, la professionalità, la competenza dimostrata dal personale del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco deve diventare la chiave di lettura per un sistema “soccorso” all’altezza delle necessità dei cittadini.
In un quadro politico-economico e governativo del tutto nebuloso, le attività emergenziali e di soccorso tecnico urgente procedono comunque, anche se è bene ricordare che il Corpo Nazionale è sotto organico di 3000 unità; lo era nell’estate 2017 durante l’emergenza incendi, lo era in occasione del terremoto di Amatrice così come lo era in quello dell’Abruzzo. Nulla è cambiato.
Servono investimenti seri, un piano assunzionale quinquennale per dare al Corpo di una dotazione organica di almeno 40.000 unità operative: il “governo del cambiamento” smetta di vestire i panni del prestigiatore di corte, dia seguito alle tante promesse fatte assuma tutti gli ultimi idonei al concorso 814 del 2008, riconosca una adeguata retribuzione ai Vigili del Fuoco italiani, in linea con le retribuzioni dei colleghi europei, possibilmente evitando di chiamare in ballo l’equiparazione con gli altri Corpi dello Stato manovra ingannevole e da principianti allo sbaraglio.
Ricordiamo, infine, che serve una previdenza complementare per garantire dignità ale lavoratrici e i lavoratori che andranno in pensione con pochi euro, e che serve la copertura assicurativa Inail per riconoscere le malattie professionali e gli infortuni sul lavoro a tutti gli addetti del settore.
Ci dispiace ma è bene saperlo; tutto rimane fermo al precedente governo, l’unico ad aver stanziato risorse per i Vigili del Fuoco”.