Terrorizza la passività finanze Comune di 425 milioni. Ridefinire entrate prelevando tributi. De Luca toglierà previsione utili Amam e tassa "Luci Votive"

Redazione1

Terrorizza la passività finanze Comune di 425 milioni. Ridefinire entrate prelevando tributi. De Luca toglierà previsione utili Amam e tassa "Luci Votive"

domenica 07 Ottobre 2018 - 12:53

Una massa debitoria totale di 425 milioni di euro incombe sul Comune di Messina. Ma il dissesto finanziario si può ancora evitare portando il Piano di Riequilibrio a vent’anni. Si fa il punto questa mattina nella sala consiliare tra Giunta e consiglieri con l’obiettivo di fare risanare le uscite con le entrate. Da sottolineare gli 87 milioni e 720mila euro di Debiti fuori bilancio, altre tipi di fuori bilancio sono quelli con provvedimenti giudiziali impugnati/opposizione che corrispondono a 80 milioni di euro e i potenziali con giudizi pendenti che sono 105 milioni e mezzo circa.

“Palazzo Zanca sapeva tutto sullo sfogatoio delle società Partecipate. Debiti potenziali derivati che appartengono a una transazione Bnl con parcelle Dexia. Il disavanzo è di 100 milioni in 30 anni quindi 3,2 milioni l’anno. Se il Piano si portasse a vent’anni bisognerebbe ridistribuire la cifra”.

“Cosa si è fatto con il concordato fallimentare? Spiega Le Donne – Si è deciso che il Comune avrebbe retto il concordato fino a un massimo di 30 milioni. Il Comune si impegna a pagarli se i creditori si accontentano e se il giudice dirà che la cifra va bene e non sia maggiore. Abbiamo già messo da parte una ventina di milioni nel Piano a 30 anni”.

Il consigliere Rizzo

Sindaco nella tabella aggiornata c’è l’excursus del Piano, la giunta vuole tenersi fuori e non ho voluto dare indivaindic dal legale perché la precedente Amministrazione ha svolto accantonamenti. Se ne sta occupando l’assessore Musolino. Non saremo noi a far saltare il bandolo. C’è già una platea di creditori che ha accettato ma c’è anche l’Agenzia delle Entrate che giocherà un ruolo determinante extravalore. Abbiamo un bilancio talmente rigido e blindato che non farò io passi indietro. L’udienza è il 9 e si scioglierà questa riserva. Martedi conosceremo un altro dato. Vogliamo essere terzi a certe dinamiche. Noi non possiamo che dire sì”.

Nella misura 1 che è la Riderminazione entrate tributarie è stata prevista un’Azione 1 che equivale ad un incremento dei tributi pari a 20 milioni di euro. In quattro anni 8 milioni derivanti da questa azione. Nell’Azione 2 la voce Economie da imposta Tares/Tari ivveto quello che c’era nel Consolidato tra 2012 e 2013, si ricavano 47 milioni e 870mila euro dal recupero crediti di Tares e Tari.  Nell’Azione 3 si parla di Revisione delle Rendite immobiliari  pari a 23 milioni e 200mila euro. I privati devono autodenunciarsi per esempio in caso di cambio di destinazione d’uso è noi siamo obbligati al controllo per sanzionare. Nell’Azione 4 si ha la Riforma del Catasto (L. 23/2014) con   un recupero di 30 milioni e 160mila euro. Nella Misura 2 si trovano le Risorse scaturite da riduzione costi ed economie gestione personale che tocca i 50 milioni e 565mila euro. Nella misura 3, si attesta la Riduzione costi fitti passivi pari a 9 milioni e 500mila euro. Nella misura 4 compare la Dismissione del Patrimonio. 131 milioni di euro ammontano solo ad un terzo del totale. Per la Tarsu non c’era nulla da integrare. Nel 2013 c’era una percentuale circa il 15% che non era inserita nell’imposta. Successivamente, è stata proiettata a dieci anni ed è rimasta fotografia permanente per dieci anni come cifra delle economie.

Nella Misura 5 si tratta di avere minori trasferimenti Atm pari a 31 milioni e 496mila euro. Nella Misura 6 si certifica il Servizio idrico Amam con utili di 23 milioni e 144mila euro, una voce che secondo il Sindaco va tolta considerando la necessità di ristrutturare tutta la rete idrica e l’impossibilità di prevedere un dato del genere. Situazione errata alla radice.

Nella Misura 7 Riduzione dei servizi e forniture del 10% era un’operazione stabilita per legge, in questo caso pari a circa 36 milioni.

Nella Misura 8 Minori spese mutui pari a 10 milioni e 140mila euro. Misura 9 Risparmio di spese energetiche pari a 42 e 936mila euro. Qui c’è un progetto bloccato da noi che riguarda la pubblica illuminazione con cui si potrebbe risparmiare 3 milioni di euro cambiando il gestore. Ma il dato si verificherà nei prossimi giorni.

Nella Misura 10 campeggia l’incremento dei tributi dove ci sono ben cinque Azioni tra cui la più salata per i cittadini sarà rappresentata dall’Entrate per incremento della luci votive che costerebbe alle tasche dei cittadini oltre un milione di euro ma che il Sindaco intende cassare. Nell’Azione 1 c’è il contributo all’istruttoria di valutazione d’incidenza pari a 450mila euro. Nell’Azione 2 si guarda alle entrate per il servizio della numerazione Civica di 800mila euro che De Luca vuole togliere insieme a quella di concessione del mercato domenicale e dell’ampliamento del mercato di Villaggio Aldisio.

400 pensionamenti dal 2013 che hanno stabilizzato diversi milioni di euro sul bilancio hanno compensato il loro pagamento a tempo indeterminato. Questi fondi potrebbero essere utilizzati nell’assorbimento contrattuale futuro.