Vertenza Liberty Lines, Cardile scrive al ministro Toninelli: "Faccia qualcosa per salvare 72 dipendenti"

Il presidente del Consiglio comunale Claudio Cardile, unitamente ad alcuni consiglieri ha incontrato, una nutrita delegazione di lavoratori della Liberty Lines per affrontare la delicata questione inerente il collegamento veloce dello Stretto di Messina e la salvaguardia occupazionale di 72 lavoratori.
Il presidente ha poi trasmesso una lettera al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli e all’assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità, Marco Falcone, affinché si trovi presto una soluzione.
“Il sottoscritto Claudio Cardile presidente del Consiglio comunale di Messina – si legge nel testo – manifesta seria preoccupazione in merito al licenziamento di ben 72 dipendenti della società Liberty Lines e il conseguente peggioramento della continuità territoriale tra Sicilia e Calabria.
Il mancato espletamento del nuovo bando di gara per la gestione del servizio di collegamento veloce dello Stretto rispetto alla scadenza del 30 settembre scorso e la mancata proroga (prevista nel precedente bando sino ad un anno) ha determinato i presupposti di una grave situazione di emergenza sia in termini occupazionali che di efficienza del servizio.
Il collegamento veloce dello Stretto, egregiamente svolto fino a qualche giorno fa dalla Liberty Lines, è stato affidato a Bluferries e alla consociata Blue Jet con soli due aliscafi (il contratto di servizio ne prevedeva tre, in quanto il terzo aliscafo sarebbe servito a subentrare, senza disagio per gli utenti, in caso di avaria). Dunque in caso di avaria di uno dei due aliscafi, Bluferries utilizzerebbe una nave bidirezionale che certamente non è adeguata a garantire un collegamento veloce. Tra l’altro non appaiono chiare le motivazioni che hanno spinto il Governo ad affidare a Bluferries il servizio piuttosto che prorogare l’appalto alla Liberty Lines, nelle more dell’espletamento della nuova gara.
Inoltre il servizio di collegamento veloce era già di fatto insufficiente in quanto non erano previsti collegamenti oltre le ore 21 dei giorni lavorativi e oltre le 17.40 nei sabati, domeniche e nei festivi. Si fa presente – conclude Cardile – che la città di Messina, già martoriata da numerose vertenze lavorative irrisolte, non può permettersi di perdere ulteriori 72 posti di lavoro di un servizio che, tra l’altro, dovrebbe prevedere la continuità occupazionale.
Si chiede alle autorità in indirizzo di voler trovare nel più breve tempo possibile una soluzione per il reinserimento lavorativo dei 72 dipendenti della Liberty Lines e per ripristinare il collegamento veloce dello Stretto di Messina adeguato alle esigenze della nostra città”.

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