Rione Ariella-Fondo Pugliatti al buio, insorgono consiglieri della Terza circoscrizione

redme

Rione Ariella-Fondo Pugliatti al buio, insorgono consiglieri della Terza circoscrizione

redme |
mercoledì 03 Ottobre 2018 - 12:23

Una nota congiunta per mettere in evidenza le problematiche del rione Ariella – Fondo Pugliatti, da troppo tempo al buio. La denuncia è dei consiglieri della Terza Circoscrizione, Alessandro Cacciotto e Giovanni Veneziano: “Il  Comune di Messina ha provveduto, nel 2017, ai  lavori di ristrutturazione dell’impianto di pubblica illuminazione di Fondo Pugliatti, rione insistente nell’area compresa tra la via Piemonte e la via del Santo, nel territorio della Terza Circoscrizione.
Sono stati interventi rientranti nel piano di efficientamento degli impianti “ex Enel – Sole”, ormai tecnologicamente e funzionalmente superati per i quali è stato necessario provvedere ad una totale sostituzione attraverso un rifacimento.
Gli scriventi non possono non fare riferimento ad un paradosso, l’ennesimo in materia di pubblica illuminazione, costituito dal Rione Ariella, che si inserisce nell’annosa questione legata alla titolarità delle aree rionali costituite da insediamenti abitativi realizzati dall’Iacp.
Il progetto di ristrutturazione dell’impianto di illuminazione si è limitato alle sole case basse di Fondo Pugliatti e non è stato contemplato il Rione Ariella, complesso di palazzine popolari realizzato circa quarant’anni fa sito nelle immediate adiacenze, il cui impianto di illuminazione altrettanto vetusto risulta da anni escluso da ogni intervento di manutenzione poiché in base alle visure catastali l’area delle palazzine popolari non apparterrebbe al Comune di Messina, ma allo Iacp.
E’ del tutto evidente che urge trovare una soluzione al problema; anzi, gli scriventi ritengono utile la convocazione di un tavolo tecnico al quale dovrebbe partecipare anche la nuova Agenzia di Risanamento che sta con entusiasmo e tra tante difficoltà muovendo i primi passi del risanamento a Messina dopo anni di assoluto lassismo”.