In soccorso di 21 ragazzini disabili tre pulmini di cooperativa, scuse pubbliche di De Luca per averli lasciati a casa per 3 giorni

Redazione1

In soccorso di 21 ragazzini disabili tre pulmini di cooperativa, scuse pubbliche di De Luca per averli lasciati a casa per 3 giorni

mercoledì 26 Settembre 2018 - 17:07

Ventuno ragazzini con disabilità sono stati costretti a rinunciare alla scuola da lunedì scorso perché il trasporto pubblico a loro dedicato che li accompagna dalla propria abitazione all’attività didattica e viceversa è stato sospeso per mancanza di mezzi ed autisti di Palazzo Zanca. Questa mattina,- dopo un incontro organizzato con i dirigenti del settore, il Sindaco De Luca farà ripartire da domani stesso il servizio riservato ai soggetti vulnerabili porgendo le sue scuse pubblicamente (non era a conoscenza di averli lasciati senza vettore di locomozione) e reclutando mezzi ed autisti della Cooperativa Genesi. Questa metterà a disposizione tre bus con rispettivi conducenti attraverso una convenzione stipulata con l’Amministrazione. L’unico bus a sopravvivere in questo inizio settimana e restare in funzione è stato quello giudicato a norma e adeguatamente manutenuto dell’Autoparco municipale che in realtà ne avrebbe dovuto assicurare quattro. Ma nessun capo di dipartimento o assessore al ramo tra Enzo Trimarchi alla Pubblica Istruzione e Alessandra Calafiore ai Servizi Sociali poteva prendersi la responsabilità di mandare in strada dei pulmini che registrano problemi ordinari e che non possono essere affidati al personale non addetto alla guida. Per onor di cronaca è successo che, negli anni precedenti, questi bambini e ragazzi che possono usufruire del trasporto portatori di handicap fino alla scuola media inferiore sono stati prelevati a casa con i veicoli dell’Autoparco che spesso corrispondono a normalissime automobili utilitarie con il logo del Comune, senza supporti validi per i diversamente abili che salgono a bordo. Una caratteristica riscontrata ed ammessa dagli stessi genitori degli utenti minori che comunque sono stati avvertiti quest’oggi del ripristino del servizio fissato per domattina con una telefonata da parte di chi si prende cura da tanto tempo (in alcuni casi) degli alunni con difficoltà.

“Noi cercheremo di attingere ai fondi del Bilancio comunale per garantire lo spostamento anche agli studenti disabili che devono recarsi nei vari istituti scolastici – afferma il dirigente ai Servizi sociali Domenico Zaccone – e lo renderemo efficiente da domani 27 settembre o al massimo dall’1 ottobre. Fino alla fine del servizio della Genesi che ricade il 30 ottobre, la cooperativa provvederà a noleggiare i pulmini richiesti. Ci occuperemo del pagamento con lo sconto con ribasso d’asta per avere un prezzo contenuto. Il contratto si articola in giorni perché è legato alle giornate scolastiche, non ai mesi e in base alla scadenza entro il prossimo mese si avvarrà senza dubbio di una proroga tecnica”.

Zaccone spiega che in attesa che venga espletata la nuova gara si darà seguito ad un prolungamento dei tempi di servizio della Genesi quindi con la conferma dei tre pulmini che necessitano degli autisti. Chiariamo per inciso che il contratto ha una durata di 195 giorni perché cammina con la frequenza scolastica dal lunedì al venerdì. Si andrà in regime di proroga con i mezzi che sono dotati di nove posti a testa. Mentre per quelli appartenenti all’Autoparco non si hanno notizie dei loro aggiustamenti o semplicemente revisione e ammodernamento. La certezza è che nessuno dei 21 ragazzi rimarrà bloccato tra le mura domestiche e l’attività di trasferimento coprirà tutte le istanze offrendo ai lavoratori della cooperativa la loro abituale assistenza.

D’altro canto, l’assessore Trimarchi proprio lunedì ci aveva riferito che il servizio sarebbe ripreso entro questa settimana anche noleggiando nuovi minibus o andando a scovare altre vetture forse persino “donate” al Comune, purché adatti a questo utilizzo. Ad integrare il racconto della vicenda l’altra istituzione competente rappresentata da Calafiore che ci ha negato l’esistenza di qualunque blocco dei veicoli all’interno dell’Autoparco mentre ha precisato che tutto si sarebbe risolto a stretto giro potenziando il parco mezzi.