Regole certe per chi mette a rischio la salute pubblica, disegno di legge all'Ars

redme

Regole certe per chi mette a rischio la salute pubblica, disegno di legge all'Ars

redme |
domenica 23 Settembre 2018 - 12:35

E’ stato depositato all’Assemblea regionale siciliana un disegno di legge in merito alla tutela della salute pubblica, mediante disposizioni sanzionatorie per coloro i quali inquinano l’ambiente. L’obiettivo è duplice: tutelare il diritto alla salute dei cittadini siciliani; articolare un rigido sistema sanzionatorio, in linea con la normativa comunitaria e nazionale.

La mia iniziativa è orientata al bene comune, attraverso l’adozione di un procedimento dalle regole certe e più rigorose rispetto a una normativa che, quantomeno sotto il profilo delle sanzioni amministrative, appare essere stata piuttosto blanda e inefficace”, ha affermato l’on. Tommaso Calderone. Sulla scorte della mia battaglia in merito alla nota vicenda della Raffineria di Milazzo – conclude il parlamentare – è necessario garantire il diritto alla salute dei cittadini siciliani ed in particolare e soprattutto di coloro che dimorano nelle zone definite ad elevato rischio ambientale”.

Il disegno di legge prevede aspre sanzioni – o la temporanea chiusura degli impianti – per i trasgressori che supereranno i limiti tabellari previsti dall’Arpa o comunque dagli altri Enti accertatori. L’introito ricavato dalle sanzioni emesse sarà destinato ai Comuni entro un raggio di 10 chilometri dal luogo della violazione.

Si ricorda che ad oggi, la Corte Costituzionale si è pronunciata escludendo la potestà legislativa della Regione nella tutela dell’ambiente, pur precisando che, così come del resto letteralmente previsto dalla carta costituzionale, ciò non esclude la potes legislativa regionale in materie di diritto alla salute, così come previsto dalla Costituzione. Tale diritto è collegato alle tematiche ambientali, motivo per il quale, attraverso tale disegno di legge si mira a tutelare la salute pubblica prevedendo sanzioni severe per chi supera i limiti tabellari. Fondamentale sarà il capillare monitoraggio a carico della Regione.

L’assessorato Territorio e ambiente e l’assessorato alla Salute, di concerto con l’Arpa competente per territorio e i sindaci, avranno cura di effettuare, attraverso le tecnologie più avanzate e attendibili, un costante monitoraggio delle emissioni provenienti da ogni impianto ubicato nei propri territori di competenza”.