Zona Falcata, l'Ap concede area per deposito rifiuti. E la riqualificazione?

Se non siamo al paradosso, poco ci manca. Da un lato l’Autorità Portuale di Messina sostiene e promuove tutte le azioni possibili nell’ambito della riqualificazione della Zona Falcata, dall’altro concede un’area per il deposito di rifiuti prodotti dalle navi. La stazione di trasferenza dei rifiuti si trova nell’area ex Peschiera, a poche centinaia di metri dalla Cittadella. L’area è ben tenuta, occorre specificarlo.

Una zona, come si vede dalla foto, su cui non si scorge alcun cartello – come peraltro previsto dal regolamento per gestione dei rifiuti prodotti dalle navi – e su cui sono stati collocati alcuni cassoni che raccolgono i rifiuti, in attesa di essere conferiti in discarica.

La concessione dell’area è stata decisa dal Comitato portuale lo scorso maggio, durante una seduta in cui alcuni componenti hanno manifestato alcune perplessità, con in testa Ivo Blandina, presidente della Camera di Commercio di Messina, il quale ha giustamente osservato che sarebbe stato opportuno identificare aree più distanti dalla cittadella. Alla fine, il punto all’ordine del giorno è stato approvato all’unanimità.

Il tema della riqualificazione della Zona Falcata torna quindi di stretta attualità alla luce della creazione del deposito dei rifiuti allestito su un’area demaniale. L’AP deve decidersi quale via intraprendere, dal momento che il deposito dei rifiuti si scontra con la volontà politica di trasformare una zona degradata e inquinata per anni in una sorta di Copacabana. La volontà è infatti quella di creare Resort, lidi, locali di ritrovo e tutto quello che possa attrarre turismo.

Ma torniamo ai rifiuti: nella concessione si fa espresso riferimento a scarti pericolosi e non. Il regolamento già citato, impedisce lo stazionamento in aree demaniali di rifiuti pericolosi e obbliga il concessionario a trasferirli immediatamente a centri adibiti al trattamento.

L’AP ha autorizzato ugualmente: non è dato sapere se i rifiuti pericolosi stazionino nell’area concessa ad una cooperativa della provincia che si occupa della gestione del servizio.

Nelle scorse settimane, qualcuno ha segnalato la presenza del deposito dei rifiuti alla Provincia regionale di Messina (oggi Città Metropolitana), chiedendo di fare approfondimenti. L’Ente in questione ha girato subito la “palla” all’Arpa che ha avviato le verifiche dovute.

Al di là di qualsiasi altro aspetto normativo, la questione di fondo rimane: l’Autorità Portuale di Messina intende realmente bonificare la Zona Falcata o no?

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