Carenze organico Amam. Cgil, Cisl e Uil a Cda e Prefetto: “Si avviino procedure sciopero. Mobilità arginata e appalti impennati”

Redazione1

Carenze organico Amam. Cgil, Cisl e Uil a Cda e Prefetto: “Si avviino procedure sciopero. Mobilità arginata e appalti impennati”

martedì 18 Settembre 2018 - 17:28

Che fine hanno fatto le procedure per sopperire alle carenze di organico e smuovere le progressioni di carriera dell’Ente Amam? Le segreterie territoriali di Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil attendono dallo scorso 6 agosto a vuoto che il nuovo Consiglio di Amministrazione faccia ripartire tutto questo “armamentario”. Ma da allora non si è andato oltre i buoni propositi. “Anzi – aggiungono Foti – Segretario Generale Filctem Cgil, Trimboli – Segretario Generale Femca Cisl e Caruso – Segretario Generale Uiltec Uil – in silenzio sono state pure bloccate le ferie. Poco importa quindi se in gioco vi è il diritto ad un servizio indispensabile come quello idrico, e se l’esiguità dell’organico arrechi disagio, allo stesso modo, ai cittadini ed ai pochi lavoratori rimasti”.

Per il sindacato – che oggi ha scritto ad azienda e prefetto per avviare le procedure di raffreddamento previste per lo sciopero – le condizioni dell’ente, che l’assemblea territoriale idrica ha indicato per gestire in futuro il servizio dell’intera provincia, sono di emergenza. E ciò non potrà che peggiorare con i prossimi pensionamenti. Una prima risposta sarebbe potuta venire dai bandi di concorso che però il CdA, in ossequio all’invito rivolto il 29 agosto dal sindaco Deluca, ha sospeso senza mai più riproporre, e purtroppo senza nemmeno dire cos’altro intende fare. A parole i nuovi amministratori condividono le criticità dell’ente denunciate dal Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil. Anzi dicono perfino di averlo riferito al sindaco. Ma poiché Deluca ancora non decide, loro attendono. Una attesa che certamente dimostra fedeltà, ma che di fatto cozza coi bisogni di città e maestranze, e stride con gli obblighi di chi amministra un ente che deve garantire un diritto così importante. Attendere cosa poi? La miracolistica riorganizzazione della macchina amministrativa tanto decantata, da un lato vede la mobilità tra partecipate bloccata per legge già da anni, e dall’altro relega l’ipotetico trasferimento di dipendenti comunali al rango di un precario “comando”.  In sintesi non si proporrà altro che ancora precariato per rilanciare l’ente e ridurre quegli appalti che invece, come dimostra la vicenda del personale licenziato per conclusione dei contratti a termine, è l’unica cosa che il CdA ha in questo modo fatto aumentare.

Nulla quindi di ciò di cui l’Amam avrebbe urgente bisogno, riguardo a competenze e professionalità. E troppo poco   per costringere ancora cittadini e lavoratori ad aspettare.

L’Amam – sostiene il sindacato – non ha bisogno di nuovi appalti e nemmeno di lavoro precario.

Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil hanno pertanto chiesto al cda di fissare un urgente incontro, non solo per conoscere quelle intenzioni che purtroppo continuano a leggere sui giornali, ma per definire finalmente cosa, come ed in che tempo gli amministratori vogliono fare. Preavvisando chiaramente in caso contrario il ricorso ad azioni di protesta.