Lampedusa, sbarcati questa mattina 184 migranti

Paolo Mustica

Lampedusa, sbarcati questa mattina 184 migranti

venerdì 14 Settembre 2018 - 11:00

Nuovo sbarco di migranti sulle coste italiane. In queste ultime ore almeno sette barchini, provenienti probabilmente dalla Tunisia, hanno attraccato al porto dell’isolotto di Lampedusa. Complessivamente sono sbarcate 184 persone e adesso i tecnici del ministero dell’Interno stanno valutando quali misure implementare per procedere con il loro rimpatrio. Tra le diverse ipotesi citate dai principali quotidiani nazionali, la più accreditata sembrerebbe essere quella di un rimpatrio lampo ricorrendo a degli appositi voli charter, una tipologia di voli che, diversamente da quella più nota dei voli di linea, non è soggetta a rispettare una specifica programmazione oraria, con la conseguenza di poter accelerare il rientro dei migranti nei loro paesi di origine.

La notizia circa il loro imminente arrivo era nota già da ieri, quando il vicepremier e ministro dell’Interno Matteo Salvini ha annunciato sulla sua pagina Facebook che almeno 62 persone si trovavano in acque maltesi: “Queste non sono navi in difficoltà, – si legge tra le righe del post – questo è evidentemente traffico di esseri umani”. Dopodiché il capo del Viminale ha dichiarato che il suo dicastero si è messo in contatto con i tecnici di Malta per concordare una ripartizione dei migranti, minacciando che in caso contrario non avrebbe fatto sbarcare nessuno: “Abbiamo contattato le autorità maltesi perché facciano il loro dovere, – spiega Salvini – in caso contrario farò tutto il possibile perché i clandestini non sbarchino in Italia”. Come già detto, i migranti sono sbarcati in Italia, segno evidente del fatto che alla fine non si è riusciti a trovare un accordo con le autorità maltesi. A tal proposito, sulla base di quanto si apprende su Repubblica.it, fonti vicine al Viminale avrebbero riferito che “Malta, per l’ennesima volta, ha scaricato il problema sull’Italia”.

Immediata la replica alle dichiarazioni del vicepremier da parte delle autorità maltesi, le quali per il tramite dell’ambasciata maltese in Italia hanno spiegato che i natanti in questione, proprio perché non si trovavano in difficoltà, non rientrano tra i casi di ricerca e salvataggio: “Si rammarica che le autorità italiane stiano utilizzando tecniche non convenzionali per aggirare le loro responsabilità. Queste barche non sono casi di ricerca e salvataggio (Sar) come confermato dallo stesso ministro Salvini”. L’ambasciata ha poi spiegato che un qualsiasi intervento delle autorità di Malta nei confronti di natanti non ascrivibili ai casi di ricerca e salvataggio è da considerarsi alla stregua di un intervento con la forza, in violazione delle norme del diritto marittimo: “Le autorità maltesi aderiranno, come in ogni caso, alle convenzioni internazionali applicabili. Queste convenzioni non consentono alle autorità di intercettare con la forza barche che si trovano in alto mare. Ogni interferenza con il diritto di passaggio verrà considerata come un’intercettazione illegale. Lo stesso Ministro Salvini, nel suo tweet ammette che le barche non si trovano in difficoltà”.