Restrizioni apertura scuole, Laimo: “Perché il nodo precarietà non veniva sollevato prima dell’estate? Lesi i diritti infanzia”

Redazione1

Restrizioni apertura scuole, Laimo: “Perché il nodo precarietà non veniva sollevato prima dell’estate? Lesi i diritti infanzia”

venerdì 07 Settembre 2018 - 10:56

Le modalità e le procedure pensate per eseguire l’anno didattico ledono davvero ogni diritto dell’infanzia. Perché il problema delle condizioni precarie delle scuole non veniva sollevato prima delle vacanze estive, cosicché i plessi avevano tutto il tempo per organizzarsi al meglio? Ad interrogarsi sulle ultime vicende inerenti l’emergenza di riprendere l’istruzione cittadina, è il consigliere della V Municipalità, Franco Laimo, che, pur essendo in sintonia con il Sindaco di Messina De Luca in merito alla chiusura di tutte quelle strutture scolastiche non a norma previste dalla legge, non può non riferire un lungimirante e serio dilemma sui “diritti dell’infanzia”.

Laimo guarda anche alla prevenzione ed indennità degli istituti per i piccoli discenti e tutto il personale scolastico, ma l’incognita nasce sul metodo che gli edifici non conformi ai sensi di legge stanno pensando di adottare per eseguire l’esecuzione didattica. “Mi chiedo inoltre come sia possibile gestire la questione turni – asserisce Laimo -. Credo che il bambino non abbia più il giusto equilibrio del proprio crono tempo biologico sulla loro giornata di studio-ludico-ricreativo. Ritengo ancora, che le famiglie non possano assolutamente gestire tale situazione in quanto incongruente con tutti gli impegni quotidiani di lavoro e di famiglia.

Credo inoltre che vi sia qualcosa di molto importante “il diritto allo studio” che deve essere garantito ed eseguito secondo precisi criteri educativi e pedagogici, ovvero dall’accesso al successo del personale percorso formativo.

Bisogna armonizzare le esperienze culturali, didattiche e ludiche di ogni discente; bisogna accendere i riflettori su un interesse superiore, la vita e l’equilibrio degli scolari che sono già soggetti a stress e sacrifici a propri”.

Il grido d’allarme di Laimo, accende i riflettori in particolar modo sulla questione logistica che si pensa di attuare.

La vita di ogni bambino è sacra su tutti i fronti, era doveroso da parte degli enti competenti di eseguire ogni forma legale strutturale nei tempi previsti, senza intaccare adesso come non mai la vita scolastica di centinaia di bambini.

I genitori sono spaventati e probabilmente non pronti per affrontare una questione di questa portata, non sanno come ed in quali termini potranno accompagnare i propri figli a scuola.

Le circoscrizioni infine, conclude Laimo, rappresentano l’anello di congiunzione fra la gente e l’amministrazione comunale.