2722 baracche da radere al suolo ma la rilevazione valida è del 2002. Sì ad alloggi privati ma quali garanzie?

Redazione1

2722 baracche da radere al suolo ma la rilevazione valida è del 2002. Sì ad alloggi privati ma quali garanzie?

giovedì 30 Agosto 2018 - 15:57

Il numero della baracche da abbattere entro il prossimo fine dicembre sul territorio messinese è di 2722 stimate ad oggi, peccato che l’ultimo censimento risalga al 2002. Questo il piano di previsione ad oggi illustrato dal Sindaco Cateno De Luca sul Risanamento a Messina.

Fronte Popolare autorganizzato Sì Cobas ha ribadito più volte il consenso nell’optare all’acquisto di alloggi da privati, in quanto questa operazione garantirebbe una casa popolare definitiva per le tante famiglie che da anni attendono nelle baracche, nello stesso tempo rispettosa dell’ambiente, in quanto ottimizza l’esistente ed evita ulteriori cementificazioni. Però ci chiediamo anche, perché comprare dai privati a prezzi di mercato, quando si potrebbe attingere dal patrimonio immobiliare pubblico, se solo si facesse una rilevazione statistica?

Il 14 Agosto, c’è stata una manifestazione pacifica al Comune di Messina da parte di una delegazione di famiglie in emergenza abitativa e baraccati. Grazie a questa il Sindaco ha preso l’impegno con noi per un incontro verso la prima settimana di Settembre. In attesa della convocazione, riteniamo necessario organizzare degli incontri informativi con tutta la cittadinanza, affinché ogni abitante delle baraccopoli abbia gli strumenti di consapevolezza per vigilare su tutto il processo di sbaraccamento che sarà avviato da fine Settembre a fine Dicembre 2018. Contrariamente a quanto qualcuno vuol far credere, la nostra azione politica attuale, non è di protesta contro il Sindaco, bensì di confronto e chiarezza di intenti al fine di rassicurare il popolo, che di fronte ad un cambiamento così importante, non può e non deve rimanere passivo. Noi non biasimiamo affatto né l’impegno né l’intento di De Luca, anzi! crediamo che nessuno possa metterlo in dubbio, ma crediamo altresì che nella sua eccessiva necessità di dimostrare la sua grandezza, potrebbe sfuggirgli di mano qualche priorità o ragionevolezza.

Per le famiglie che vivono in baracca vogliamo garanzie e non approssimazione. Il rischio che si corre quando delle istituzioni stipulano accordi con i privati, è principalmente sperpero di denaro pubblico a fondo perduto, che non serve a nessuno, se non ai privati stessi. Come è già successo in passato, gli alluvionati di Giampilieri e alle Comunità Rom, in cui gli accordi tra Istituzione e Privati, hanno concepito canoni di locazione gonfiati coperti per un periodo, e di conseguenza avrebbero prodotto famiglie di morosi incolpevoli destinati allo sfratto.

Prima di procedere allo sgombero anche un solo nucleo familiare, accertiamoci di ricevere garanzie solide. In attesa dell’incontro con il indaco a settembre, Fronte Popolare Autorganizzato vi aspetta in assemblea MERCOLEDI’ 5 SETTEMBRE ORE 17 PRESSO LA SEDE DEL SI COBAS MESSINA IN VIA CESARE BATTISTI 191.