Nave Diciotti, Miccichè conduce ispezione. Cancelleri: "È un supereroe della finta accoglienza"

Quasi cinque giorni. La nave militare italiana Diciotti continua a rimanere ostaggio del governo pentaleghista affinché “l’Europa si faccia carico delle proprie responsabilità”, così come si sente frequentemente dire dall’attuale compagine di governo. Il natante della Guardia costiera italiana infatti ha attraccato lunedì scorso nel porto di Catania alle 23 e 30 circa: da lì in avanti ha preso piede un vero e proprio scontro politico-istituzionale che vede come protagonista il vicepremier e ministro dell’Interno Matteo Salvini, autore della controversa decisione di non far sbarcare il carico di 177 migranti (adesso 150 dopo la “grazia” del segretario della Lega di accogliere i 27 minori non accompagnati a bordo della nave). Numerose le voci sollevatesi in questi ultimi cinque giorni da parte di esponenti delle più svariate fazioni politiche, sia di destra che di sinistra, che all’unanimità hanno condannato il provvedimento di Salvini (e il conseguente avallo a tale presa di posizione del capo politico del Movimento 5 Stelle Luigi Di Maio e del primo ministro Giuseppe Conte) in quanto da considerarsi disumano, oltre che – a detta di più esperti – in contrasto con le disposizioni normative nazionali, comunitarie e del diritto internazionale. In effetti, in numerosi sono saliti a bordo della nave, appurando, a termine dell’ispezione, le pessime condizioni in cui versano i 150 inquilini della Diciotti: la più eclatante delle testimonianze è senza alcun dubbio quella del procuratore di Agrigento Luigi Patronaggio, il quale ha affermato che “La situazione a bordo è critica. Ci sono diversi casi di scabbia”, decidendo conseguentemente di aprire un’indagine, al momento a carico di ignoti, per sequestro di persona e arresto illegale.

Dopo l’invettiva nei confronti di Salvini in un lungo post su Facebook, Gianfranco Miccichè – presidente dell’Ars ed esponente di spicco di Forza Italia in ambito regionale, partito che formalmente è ancora ad oggi alleato con la Lega – ha deciso di recarsi di persona sul luogo dei fatti assieme a una delegazione della Commissione Sanità, portando a bordo della nave militare italiana indumenti per il carico di migranti: “La nostra è stata un’ispezione sanitaria, non siamo qui per fini politici”, ha affermato a margine dell’ispezione rispondendo alle domande dei giornalisti.

“È nell’accordo di governo con la Lega quello di fregarsene dei poveracci?”. Ma l’affondo del Presidente dell’Ars non si limita solo nei confronti della Lega, ma anche del M5S, azionista di maggioranza del governo Conte. In particolare, l’accusa è rivolta nei confronti di Giancarlo Cancelleri, noto esponente pentastellato all’Ars, per il suo “assordante silenzio” intorno a tale vicenda: “Pare sia stupito del fatto che molti cittadini condividano con me l’indignazione e la preoccupazione su quanto sta accadendo a bordo della Diciotti. Lo preoccupa il fatto che siano d’accordo con me anche le persone che non mi hanno votato. Ti svelo un segreto, Giancarlo: non serve un’appartenenza politica per avere cuore. Di contro, io mi stupisco del tuo assordante silenzio sulla vicenda e di quello degli esponenti del M5s. Toglimi una curiosità, Giancarlo: è nell’accordo di governo con la Lega quello di fregarsene dei poveracci o è solo opportunismo politico?”.

“Non accetto lezioni da nessuno: avete difeso un business disgustoso”. Immediata la replica di Giancarlo Cancelleri, che ha attaccato Miccichè additandolo come uno dei tanti “supereroi dell’accoglienza finta”: “Gianfranco Miccichè e tanti altri supereroi dell’accoglienza finta e squallidamente sbandierata si chiedono il perché del mio silenzio sulla nave Diciotti, caro Presidente Miccichè te lo svelo io un segreto: quello che tu definisci assordante silenzio, per me è soprattutto grande rispetto di una situazione di chiaro disagio e sofferenza per queste persone, che tu definisci poveracci e questo sì che è un grande insulto per una persona. La situazione è molto delicata, il principio è che l’Europa non dovrebbe arrivare a questo e dovrebbe iniziare a dare soluzioni concrete e definitive.

“Il mio pensiero non può che essere rivolto a queste persone che hanno già sofferto le pene di un lungo viaggio, la pena della fuga dai loro paesi, e spero che presto possano trovare la migliore accoglienza, ma sappiamo tutti molto bene che se l’Europa non farà la sua parte, l’Italia non potrà farcela da sola. Dobbiamo riportare al centro del dibattito il tema dell’accoglienza, quella vera, che dovrebbero fare tutti i paesi dell’Europa e che invece l’Italia ha sempre svolto da sola, lasciando spazio ai furbetti che hanno fatto diventare esseri umani (non poveracci) solo merce di scambio utile al loro business.

“Questa è la vergogna che dovremmo rigettare tutti insieme, un’Europa che non collabora sull’accoglienza degli esseri umani non può essere un punto di riferimento. Se l’Europa si ostina con questo atteggiamento, senza risolvere la situazione della nave Diciotti e della redistribuzione dei migranti, il Movimento 5 Stelle non sarà più disposto a dare i 20 miliardi che come contribuenti netti diamo all’Unione Europea. Non accetto lezioni da nessuno di voi su questo tema, io difendo l’uomo, chiunque esso sia, voi avete difeso un business disgustoso quando siete stati al governo di questa nazione ed è questa la cosa vergognosa”.

Paolo Mustica

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