Sclerosi multipla, Pistorio scrive a Salvini. Il vicepremier: "Grazie per avermi fatto conoscere ciò"

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Sclerosi multipla, Pistorio scrive a Salvini. Il vicepremier: "Grazie per avermi fatto conoscere ciò"

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sabato 18 Agosto 2018 - 10:18

Modifica delle percentuali di invalidità, contratti di lavoro più flessibili, più fondi alla ricerca. Sono queste in sintesi le richieste avanzate dal Presidente regionale dell’associazione CCSVI nella Sclerosi Multipla, Gianfranco Pistorio, in una lettera consegnata di persona al vicepremier Matteo Salvini a margine del noto incontro svoltosi nel Messinese in questi giorni. Ricordiamo infatti che tra le novità apportate dall’esecutivo pentaleghista vi è stata la creazione di un dicastero ad hoc per la disabilità e la famiglia presieduto dal leghista Lorenzo Fontana. Riportiamo qui di seguito la missiva di Pistorio:

Carissimo Vice presidente del Consiglio dei Ministri Matteo Salvini,
siamo lieti di comunicarle che in Sicilia la CCSVI Sclerosi Multipla ha riorganizzato la sua struttura regionale allo scopo di accendere ancor di più i riflettori su tutte le problematiche patite da coloro che purtroppo soffrono di questa terribile patologia: la sclerosi mutipla.

“Pur riscontrando ormai da tempo una presa di coscienza da parte di tutte le istituzioni e maggiore conoscenza sulla gravità della patologia, ancora dobbiamo constatare talune discrasie che pongono seri limiti al vissuto dei nostri associati. Infatti, tale patologia incide in modo irregolare sulla vita di ogni soggetto: ad esempio quotidianamente si registrano alternativamente momenti di miglior deambulazione e momenti in cui si è impossibilitati a vivere in modo normale la propria esistenza.

A fronte di quanto detto, le chiediamo di poter intervenire facendosi promotore di una modifica delle percentuali di invalidità previste per i malati di sclerosi multipla. E’ altresì importante far prevedere con legge dello Stato nei contratti collettivi di lavoro favorevoli trattamenti di flessibilità per consentire le cure e per dare la possibilità di vivere sul posto di lavoro in modo dignitoso e senza discriminazioni che a tutt’oggi sono presenti in tutte le realtà lavorative. Inoltre, essendo noi una categoria di malati che purtroppo ad oggi non vive di speranze di guarigione ma solo di poter vivere meglio la propria vita, le chiediamo di voler intervenire affinché vengano destinati più fondi possibili alla ricerca. Ad oggi l’unica terapia possibile è l’interferone che non risolve ma rallenta l’evolversi della malattia con effetti collaterali pesantissimi e disastrosi anche dal punto di vista psicologico.

Noi chiediamo solamente di poter essere soggetti attivi nella società. Ci affidiamo a lei ed alla sua sensibilità, ad maiora Ministro“.

La replica di Salvini.Voglio risponderti non come Ministro ma come un uomo che ascolta un altro uomo. Grazie veramente per avermi messo a conoscenza di questo“. Queste le parole del vicepremier e segretario della Lega dopo aver letto la lettera.