Cibo sicuro, ispezioni e sanzioni dei carabinieri da Treviso a Messina

redme

Cibo sicuro, ispezioni e sanzioni dei carabinieri da Treviso a Messina

redme |
lunedì 13 Agosto 2018 - 12:14

Proseguono senza sosta le azioni ispettive dei 5 Reparti per la Tutela Agroalimentare (Re.T.A.) – di Parma, Torino, Roma, Salerno e Messina – presso le filiere agroalimentari presenti nei territori di competenza.
L’Arma alza la soglia di attenzione nell’agroalimentare con controlli per tutelare il cibo sia sotto il profilo della sicurezza sia sul versante della salute, offrendo auna maggiore garanzia per i marchi di tutela, fiore all’occhiello delle eccellenze italiane nel mondo.
Al Centro-nord, il Re.T.A. di Parma ha contestato un illecito amministrativo di 6.000 euro ad una società di Treviso che pubblicizzava, sul proprio sito web, prodotti lattiero caseari (mozzarella e ricotta) realizzati con ingredienti vegetali.
Al Centro-sud i Re.Ta. di Salerno RomaMessina hanno proceduto al sequestro di: 205 kg di alimenti di vario genere (prodotti da forno, carne, pesce e pasta), in provincia di Roma; 30 kg di mozzarella e ricotta, 55 kg di ortofrutta, 50 kg di prodotti carnei congelati, un quintale fra prodotti caseari e salumi e 400 litri di olio e.v.o., fra le province di Napoli, Salerno e di Potenza, per assenza di rintracciabilità.
A Firenze, il titolare di un’azienda , nominato custode giudiziale, ha distratto 400 kg di pesce vincolato a sequestro, contravvenendo alle disposizioni normative sulla custodia; è stato denunciato per sottrazione di cose sottoposte a sequestro ai sensi dell’art. 334 del c.p.; un’azienda in provincia di Salerno, dal sito internet, commercializzava on-line prodotti ortofrutticoli convenzionali dichiarandoli come biologici. Denunciate due persone per frode in commercio (515 c.p.) e sequestrato il sito internet (dominio web). L’azienda non risultava iscritta alla filiera biologica.
In provincia di Cosenza un’azienda veniva sanzionata per aver posto in vendita formaggi (caciocavallo e caprino) sprovvisti di lotto di produzione; in tre aziende agricole, dislocate fra le province di Enna e Vibo Valentia, sono stati sequestrati 259 ovini, 56 bovini, 6 suini e 50 litri di latte. Tale provvedimento si rendeva necessario poiché veniva constata la mancanza di un sistema idoneo a garantire la rintracciabilità e rendere sicura la filiera a tutela degli operatori e dei consumatori. Contestate sanzioni per 51.500 euro.