Emergenza rifiuti, Musumeci proroga di tre mesi l'avvio della differenziata

Paolo Mustica

Emergenza rifiuti, Musumeci proroga di tre mesi l'avvio della differenziata

sabato 11 Agosto 2018 - 11:20

Ancora tre mesi, decorsi i quali bisognerà aver già avviato tutte le procedure necessarie per raggiungere gli obiettivi normativi. Il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, dà una boccata d’ossigeno a quei 90 comuni stanziati nell’Isola che ancora non si sono attrezzati per dare avvio alla raccolta differenziata, propedeutica questa per affrontare, quantomeno in parte, l’annosa emergenza rifiuti. Il governatore regionale ha deciso infatti di voler dare altri 90 giorni di tempo ai vari comuni siciliani affinché si attrezzino per raggiungere la soglia minima del 30% di rifiuti differenziati, così come previsto dalla normativa vigente. I comuni che entro quest’arco temporale non avranno raggiunto tale obiettivo rischieranno la procedura di commissariamento.

Una buona notizia per il comune di Messina, che assieme a quelli di Catania e Palermo rientra tra le grandi realtà comunali che ancora sono ben lontane dal raggiungere la soglia in questione. Se volgiamo però lo sguardo all’intera Sicilia, la situazione non sembrerebbe essere poi così grave. Musumeci spiega infatti che nelle ultime settimane la raccolta differenziata sia cresciuta notevolmente in ogni parte dell’Isola: “Nelle ultime settimane – spiega il presidente della Regione – la differenziata è cresciuta notevolmente. Infatti, sono già quasi trecento i comuni che hanno superato il 30 per cento e di questo voglio ringraziare sindaci, tecnici, operatori ecologici e cittadini per il grande sforzo fatto in questa vera e propria battaglia di civiltà. Di contro, però, ce ne sono ancora 90 che sono lontani dal traguardo minimo, di livelli decenti, che consentirebbe alla nostra Isola di non essere, quanto meno, l’ultima Regione d’Italia”.

Tra le altre procedure previste per affrontare il problema rifiuti, si prevede altresì la possibilità di inviare i rifiuti indifferenziati oltre Stretto, presso altre Regioni che poi si occuperanno del relativo smaltimento. Intanto si sta lavorando per realizzare un apposito piano volto ad accelerare la fase di smaltimento dei rifiuti. Si tratta della costruzione di nuovi impianti o della riapertura di strutture già esistenti, attraverso i quali sarà possibile smaltire correttamente i rifiuti: “La Regione – prosegue il presidente regionale – sta facendo la propria parte, cercando di recuperare decenni di inerzia e omissioni. Stiamo elaborando il Piano rifiuti, che sarà pronto a fine anno, pianificando la realizzazione di impianti, sollecitando la riapertura di quelli inattivi e vigilando sulla corretta gestione della raccolta e dello smaltimento da parte degli enti locali. Per superare questa fase, però, serve lo sforzo di tutti, soprattutto da parte di quei novanta comuni che ancora sono lontani dal traguardo minimo”.