Accordo Fs-Caronte, l'Orsa attacca: "Patto anomalo"

Redazione MessinaOggi.it

Accordo Fs-Caronte, l'Orsa attacca: "Patto anomalo"

mercoledì 08 Agosto 2018 - 19:03

“Grazie all’accordo tra Trenitalia e il Gruppo Caronte & Tourist sarà possibile viaggiare in treno e traghetto a tariffe scontate” con queste parole il gruppo Caronte&Tourist annuncia sul proprio sito l’accordo stipulato con Trenitalia, volto ad agevolare i viaggiatori che sceglieranno l’offerta garantita dall’armatore.
Un patto definito “anomalo” dal sindacato autonomo Orsa, che vede questa decisione presa dall’azienda Trenitalia, appartenente al gruppo F.S., come un atto controsenso, che snobba le flotte navali RFI e Bluferries, interne allo stesso gruppo:  “Dopo i pullman regionali di BUS ITALIA (gruppo F.S.) che attraversano lo Stretto di Messina con le navi della flotta privata e sono posti in clamorosa concorrenza al servizio ferroviario della Sicilia, anche Trenitalia tringe accordi con la concorrenza, prevedendo vantaggi per i clienti Caronte&Tourist che partono o raggiungono Napoli, Salerno, Milazzo, Messina, Palermo e Villa S. Giovanni utilizzando i treni nazionali Trenitalia (Frecce, InterCity e InterCity Notte); significa che Trenitalia invita l’utenza ad abbandonare il servizio ferroviario a lunga percorrenza da e per la Sicilia e incentiva i propri clienti a utilizzare le navi della concorrente Caronte&Tourist per attraversare lo Stretto, da appiedati, e prendere il treno nella sponda opposta” denunciano i rappresentanti dei lavorati in una nota.

“Se al descritto accordo – continua nella sua denuncia l’Orsa – si aggiunge che in questi giorni RFI ha costituito una nuova società per gestire il traghettamento veloce, sottraendo fondi al contratto di servizio per la continuità territoriale (treno su nave), ne consegue che le aziende dell’Holding F.S. agiscono di concerto per eliminare definitivamente il servizio ferroviario a lunga percorrenza e il traghettamento dei treni, con ogni mezzo, finanche stringendo accordi con la concorrenza privata.

Le iniziative aziendali suesposte, oltre a stridere fortemente con l’etica societaria, sono chiaramente volte a sopprimere il diritto alla continuità territoriale ferroviaria da e per la Sicilia, con pesanti ricadute sull’utenza e sui livelli occupazionali”.