Atm, i sindacati su "blitz" notturno: "Temiamo tagli al servizio pubblico"

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Atm, i sindacati su "blitz" notturno: "Temiamo tagli al servizio pubblico"

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lunedì 06 Agosto 2018 - 12:18

Stanotte abbiamo effettuato un controllo su tutti gli autobus e sul tram: l’operazione è iniziata alle ore 21 di ieri e si è conclusa alle ore 8 di stamani“, così il sindaco Cateno De Luca sulla sua pagina Facebook, annunciando alla propria platea di supporters di aver eseguito l’ennesimo blitz a sorpresa all’Atm. Il blitz notturno, della durata complessiva di 11 ore, ha comportato l’esecuzione di una serie di controlli su autobus e tram in linea, giungendo alla conclusione che: “le corse in alcune ore non hanno alcun senso e che i paganti non sono neanche il 30% dei fruitori“. Immediata la reazione dei sindacati: Abbiamo il timore che la nuova direzione Atm si prepari ad un drastico taglio al servizio pubblico“, si legge in una nota a firma di Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti.
Non siamo certo per gli sprechi ed in quest’ottica si può operare, – ci tengono a precisare i segretari Massimiliano Parisi, Lillo D’Amico e Michele Barresi – speriamo però non basandosi su blitz pittoreschi all’alba di un lunedì di agosto. Bisogna realizzare studi seri di settore, proprio come fece l’Università per la frequentazione del tram.
Di certo i bus vuoti non servono a nessuno ma, oltre i numeri, resta alla base la necessità di garantire un servizio pubblico e sociale che non potrà mai essere a mercato e che anche per legge si basa solo sul 35% dei ricavi da biglietto, obbiettivo raggiunto da pochissime aziende di trasporto pubblico locale. Con risorse pubbliche bisogna comunque fornire servizi alle fasce più deboli e alle periferie più disagiate
Le recenti vicende giudiziarie che hanno visto interessata anche l’Atm creano profonda preoccupazione sull’odierna situazione gestionale e operativa dell’Atm. A preoccuparci sono il futuro occupazionale e i livelli salariali degli oltre 500 dipendenti ed il futuro del servizio pubblico urbano cittadino che nelle ultime settimane ha fatto riscontrare una pericolosa flessione in termini di efficienza puntualità e produzione, con una media di 15 corse bus soppresse giornalmente con punte di 25 linee giornaliere saltate e volumi di lavoro straordinario all’esercizio ai limiti della normativa. Abbiamo forti preoccupazioni per un’azienda decapitata e rimasta senza una Dirigenza generale e amministrativa che non può essere guidata da funzionari supplenti che non possiedono i titoli richiesti per il ruolo di direttore e le esperienze necessarie ad una guida dirigenziale e organizzativa quanto mai delicata. 
Comprendiamo quanto sia complicato anche per il nuovo consiglio di amministrazione governare l’azienda ereditata in una fase temporale così critica e senza un piano industriale di riferimento, ma temiamo già dal prossimo 16 agosto, se sarà ulteriormente ridotta la forza lavoro degli autisti, l’inevitabile ridimensionamento del servizio gommato, con pesanti ricadute sull’utenza alla riapertura della scuole, ma anche sugli stessi lavoratori che hanno negli ultimi anni hanno legato il proprio salario alla produttività dell’azienda scommettendo nel rilancio e non nella flessione dell’offerta.
Evidenziamo anche come da settimane il servizio posteggi/navetta di Torri Morandi sia fortemente penalizzato dalla riduzione delle navette bus offerti agli utenti con conseguente disagio alla clientela che spesso infuriata si accanisce contro gli incolpevoli ausiliari del traffico che nonostante la professionalità profusa non riescono più a gestire la situazione diventata insostenibile e persino rischiosa per la loro incolumità. Chiediamo al consiglio di amministrazione di accertare tale situazione e se necessario di sospendere da subito il servizio di Torri Morandi prima del prossimo week end di ferragosto al fine di evitare di fornire un servizio inefficiente al pubblico e ulteriori inutili rischi ai lavoratori.
Alla luce delle recenti criticità chiediamo pertanto al nuovo consiglio di amministrazione un urgente confronto“.