Caso cinghiali, dopo il tavolo palermitano resta in piedi l'ipotesi abbattimento

Antonio Macauda

Caso cinghiali, dopo il tavolo palermitano resta in piedi l'ipotesi abbattimento

giovedì 02 Agosto 2018 - 16:04

Dal 3 al 17 agosto monitoraggio da parte dell’Asp e dell’ispettorato forestale, coadiuvate dalla polizia municipale e metropolitana. In base alle risultanze del monitoraggio eventuale emissione dell’ordinanza sindacale per la cattura, abbattimento e distruzione dei capi infetti oppure per regalare alla mensa dei poveri la carne di cinghiali che possa essere destinata al consumo umano. Dal 20 al 31 agosto azione di abbattimento con il personale individuato dalle normative vigenti.

Queste le tappe che il Comune seguirà per risolvere l’emergenza cinghiali, strada ribadita questa mattina a Palermo in occasione dello svolgimento del tavolo regionale. Presenti il sindaco, Cateno De Luca, e l’assessore, Massimo Minutoli. Al cospetto dell’assessore regionale, Edy Bandiera, ha evidenziato come la situazione ormai sia particolarmente grave, presentando la necessità di un’ordinanza contingibile a tutela della cittadinanza. De Luca ha chiesto che venga realizzato un gruppo formato da più forze, in grado di realizzare le necessarie opere di monitoraggio straordinario. Un invito raccolto dalla Polizia Municipale, dal Corpo Forestale regionale, dalla Ripartizione faunistica, dall’Ordine degli Agronomi e dalla Polizia Metropolitana. Una volta eseguito il monitoraggio, si valuterà l’emanazione di un’ordinanza contingibile ed urgente.

L’eventuale azione di contenimento, sarà realizzata attraverso appositi chiusini, idonei per la cattura dei cinghiali. Gli animali abbattuti, saranno sottoposti a verifica sanitaria da parte dell’Asp e dell’IZS. L’esito del monitoraggio, sarà comunicato entro il 17 agosto. Durante la riunione, però, è emerso come l’ufficio Servizio per il Territorio di Messina, al momento non disponga di dati necessari che possano rappresentare la necessità di questo intervento, anche se attualmente si dispongono delle risorse necessarie per attuare un’opera di monitoraggio.

Sotto il punto legislativo, bisogna fare conti con una situazione straordinaria non contemplata dall’apparato normativo, visto che gli interventi che porterebbero all’abbattimento non sono previsti in aree urbane. L’ultima parola però non è detta, molto dipenderà dall’opera di monitoraggio che sarà effettuata nelle prossime due settimane, quando si riattiverà il confronto tra l’amministrazione comunale e le associazioni animaliste.