Cateno De Luca, il sindaco che combatte gli sprechi… sprecando

L’operato del neo sindaco Cateno De Luca evoca tantissimo il celebre film di Ficarra e Picone: “L’Ora legale”. Un film già visto, quindi. Ha affrontato l’intera campagna elettorale stigmatizzando l’operato dei “Sepolcri imbiancati”, ma una volta eletto – a parte qualche sceneggiata – utilizza i vecchi metodi spartitori delle poltrone. Con l’aggravante che le scelte sono ricadute su “personaggi” che non potrebbero nemmeno redigere il verbale di una riunione di condominio, non avendone titolo. Stiamo parlando delle vergognose scelte operate dal sindaco De Luca per piazzare uomini e donne del proprio cerchio magico negli enti di sottogoverno.

A comporre i Cda di quelle stesse partecipate che in campagna elettorale aveva annunciato di volere cancellare con un colpo di spugna, al fine di ridurre gli sprechi. E viva la coerenza. Non solo non le ha cancellate, ma ne ha aggravato i costi distribuendo prebende funzionali solo al proprio tornaconto politico. Di Accorinti i nostri elettori conoscevano le nostre posizioni, ma oggi dobbiamo svelare (cosa che non ha fatto nessuno), che al contrario di De Luca (l’uomo della lotta agli sprechi, solo a parole), l’ex sindaco aveva ad esempio evitato di nominare un Cda alla Messina Servizi Bene Comune. De Luca invece ha nominato i suoi aficionados all’interno del Cda.

De Luca poteva eliminare tutti i cda delle partecipate comunali nominando amministratori unici, come previsto fal decreto-Madia, con un risparmio di alcune centinaia di migliai di euro. Vi faremo sapere nel dettaglio. Ha preferito accontentare amici e compaesani.

Vogliamo parlare delle competenze? Facciamolo pure, ma tenetevi stretti.

Maria Grazia Interdonato è stata nominata in seno alla Partecipata pur avendo un curriculum del quale si sono guardati bene dal darne pubblicità. Di sicuro sappiamo essere stata commessa in un negozio di elettrodomestici cittadino e di essere stata candidata con la lista di De Luca ottenendo una buona performance di voti. Non sappiamo se abbia una laurea specifica, né se il corso di studi universitario sia attinente al tema dei rifiuti. Di sicuro De Luca ha violato il decreto Madia che prevede l’assoluta indipendenza dei soggetti nominati all’interno dei Cda.

Vogliamo parlare di Loretta Grasso? Facciamolo pure. Valente segretaria della Fenapi, da sempre fedelissima del neo sindaco, laureata in Pedagogia, è compagna del vice sindaco Mondello. La Grasso è stata premiata con l’incarico di esperto a titolo gratuito. La presidenza della Messinaservizi è toccata a Giuseppe Lombardo, al quale riconosciamo l’esperienza necessaria per governare una Partecipata del Comune di Messina.

Ovviamente le fedelissime di De Luca percepiranno un lauto gettone di presenza, sulla cui entità avremmo piacere il sindaco dedicasse un suo post su Fb in nome della tanto sbandierata trasparenza. Per il momento fermiamoci qua, ma una cosa è certa: De Luca sta riproponendo la tipica restaurazione dei “Sepolcri imbiancati”.

Davide Gambale

Redazione

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