Patti, locali del litorale sotto la lente d'ingrandimento dei carabinieri

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Patti, locali del litorale sotto la lente d'ingrandimento dei carabinieri

redme |
domenica 29 Luglio 2018 - 10:25

E’ proseguita anche negli ultimi giorni la campagna di controlli agli esercizi pubblici insistenti nel litorale pattese, svolta dai militari dell’Arma territoriale di Patti, con l’ausilio dei Carabinieri dei comparti di specialità del Nucleo ispettorato del lavoro di Messina e del Nucleo operativo ecologico di Catania.
L’iniziativa dell’Arma di Patti che può contare sul supporto dei citati Reparti Speciali le cui specifiche competenze sono state utilmente messe a frutto, è finalizzata alla verifica della regolarità dei rapporti di lavoro, del rispetto delle norme in materia ambientale e igienico-sanitaria, nonché della regolarità delle concessioni per l’occupazione del suolo pubblico, sia esso comunale o demaniale da parte degli esercizi pubblici.
Sotto il profilo del rispetto della normativa sul lavoro, i militari hanno riscontrato, in un esercizio pubblico, la presenza di un lavoratore cosiddetto “in nero”. A seguito delle violazioni all’art. 8 L. 977/1967 e successive modifiche, quindi, è scattata per l’esercente l’immediata sanzione di 2000 euro con la prescrizione della regolarizzazione a pena della sospensione dell’attività imprenditoriale. Un dato curioso e degno di nota, forse frutto del caso ma che non è sfuggito certamente all’attenzione dei militari dell’Arma, è stato rilevare come le posizioni di alcuni lavoratori fossero state regolarizzate proprio nei giorni immediatamente successivi ai primi controlli effettuati il 12 e 13 luglio scorsi.
Molto più complessa è apparsa la situazione attinente la presenza delle autorizzazioni previste per l’occupazione del suolo pubblico, in particolare demaniale. Anche in questo caso, a fronte dell’esibizione di documentazione incerta, i Carabinieri hanno subito interessato gli Enti competenti a trasmettere quanto in loro possesso e la documentazione acquisita è al vaglio dei militari dell’Arma per verificarne la regolarità.
Interessante e variegato è risultato il panorama delle violazioni di carattere amministrativo in relazione alla mancata osservanza di norme sulla sicurezza del lavoro, alla mancata esposizione della segnaletica prevista ed in merito all’assenza di idonei dispositivi di protezione per gli addetti alla manipolazione di prodotti alimentari: nel controllo di soli due locali sono state elevate 18 sanzioni amministrative, alcune ancora da quantificare, per un ammontare complessivo stimato in oltre 20.000 euro.
Non meno delicata è stata la situazione rilevata dai carabinieri in un chiosco del litorale, il quale è risultato non in regola con l’autorizzazione allo scarico dei reflui civili sul suolo: per tale violazione al D.lgs 152/2006, si attende la comminazione di una sanzione il cui importo, secondo la previsione normativa, oscillerà tra i 6000 ed i 60.000 euro.