Spartà, chiuso l'unico ufficio postale nel raggio di 10 km. L'ira di Biancuzzo: "Si riapra quello di San Saba"

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Spartà, chiuso l'unico ufficio postale nel raggio di 10 km. L'ira di Biancuzzo: "Si riapra quello di San Saba"

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sabato 28 Luglio 2018 - 12:51

Faccio presente che l’ufficio postale situato a Spartà stamani alle ore 9,45 era chiuso, creando disagi per l’utenza“. È adirato il consigliere della VI Circoscrizione Mario Biancuzzo, considerato che quello di Spartà è l’unico ufficio postale che ad oggi risulta essere operativo nel tratto compreso tra Mortelle e Orto Liuzzo. Un problema non irrilevante, che crea soprattutto problemi per gli utenti situati nei villaggi a nord di quello di Spartà: in molti si sono infatti lamentati di essere stati costretti a recarsi in altri comuni limitrofi dato che l’ufficio postale più vicino a Messina risultava essere troppo distante. “I servizi dell’ufficio postale sono fondamentali per un intero territorio che comprendono numerosi villaggi rivieraschi a nord del comune di Messina, in questo periodo frequentatissimi da turisti e vacanzieri anche stranieri. – spiega Biancuzzo – Purtroppo sono stati chiusi definitivamente gli uffici di Orto Liuzzo, Rodia e San Saba. L’unico ufficio aperto doveva essere oggi quello sito a Spartà. Diverse persone per espletare i pagamenti in scadenza si sono spostati in un altro Comune. Veramente vergognoso soprattutto per le persone anziane che non hanno potuto usufruire di servizi essenziali e che non hanno mezzi a disposizione per spostarsi altrove.

Chiedo al signor Sindaco – conclude il consigliere circoscrizionale – di voler intervenire autorevolmente sui responsabili di Poste Italiane per riaprire l’ufficio postale sito sul lungo mare di San Saba, villaggio a vocazione turistica, almeno dal 1 Giugno al 30 settembre per consentire ai numerosi residenti, turisti e vacanzieri di poter usufruire di un servizio e di non essere costretti a fare lunghe file in altri uffici o affrontare frequenti e difficili spostamenti su territori particolarmente disagiati che molti non potranno raggiungere“.