"BusItalia Fast potrebbe affondare ancora Trenitalia". Di Mento: "Non capiamo principio di marketing FS se bus sostituirà qualche treno"

Redazione1

"BusItalia Fast potrebbe affondare ancora Trenitalia". Di Mento: "Non capiamo principio di marketing FS se bus sostituirà qualche treno"

giovedì 26 Luglio 2018 - 16:35

L’input di entrare in competizione con  una linea gommata che sta facendo furore in termini di risparmio per l’utenza, la FLIX – BUS, è sicuramente apprezzabile e condivisibile per investire sulla Lunga Percorrenza ma non lo è affatto pensando che la Società BUSITALIA Fast, di appartenenza Ferrovie dello Stato, vada praticamente ad affondare l’attività di Trenitalia, sempre del Gruppo Fs. L’ipotesi che è la sua nascita ed efficienza dal 23 luglio possano essere un boomerang per FS, dal momento che si potrebbero sopprimere alcuni dei 5 treni che collegano la Sicilia a tutta la Penisola e quindi al resto del Continente. A ricostruire la tattica anticommerciale è il Segretario Regionale di Fast Confsal Antonino Di Mento.

“Mentre l’Europa spinge i Paesi membri a spendere i soldi degli appositi Fondi per  incrementare sistemi di trasporto Ecosostenibile, in particolare quello Ferroviario attraverso la CURA DEL FERRO – esordisce Di Mento -, in Italia il Gruppo Ferrovie dello Stato, Azienda che potrebbe tra le aziende trarre maggiori vantaggi,  tende a sviluppare, attraverso questa sua nuova realtà imprenditoriale, quello del gommato. Ma l’incongruenza risulta maggiormente evidente in Sicilia, dove lancia il Servizio di BUSITALIA con due linee Cosenza Catania e viceversa, invece di pensare di portare a compimento  i progetti per il potenziamento delle Linee Siciliane  già approvati e saturare le linee esistenti con treni sia Regionali che lunga Percorrenza”.

“Ancora di più, viene accentuato il paradosso quando si scopre che l’attraversamento dello Stretto viene fatto con le Navi Private della Caronte e Tourist, anziché con le Navi del Gruppo FSI”.

Quindi, Fast Confsal sollecita l’impegno dei Governi Nazionale e Regionale affinchè non venga smantellata la Continuità Continentale con il Sistema Ferroviario che, se opportunamente rafforzata, magari con nuove navi veloci,   permetterebbe oltre il diritto dei cittadini Siciliani alla mobilità ferroviaria verso il Continente anche di porre una base per un serio  sviluppo Economico della Nostra Sicilia.