Barrile:”Altro che grandi opere, siamo prigionieri in casa nostra”

Redazione MessinaOggi.it

Barrile:”Altro che grandi opere, siamo prigionieri in casa nostra”

martedì 24 Luglio 2018 - 18:43

Un invito quasi a tenere i piedi ben saldi a terra e ad affrontare concretamente la realtà, quello rivolto alla classe politica locale e nazionale dall’ex Presidente del consiglio comunale, Emilia Barrile, intervenuta sulla questione mobilità e trasporti all’interno del territorio metropolitano.

Prigionieri a casa nostra. In una realtà lontana dalle grandi opere decantate dai politici e più vicina secondo la leaer di Leali ad una situazione da terzo mondo “Chi intende raggiungere la zona Tirrenica via autostrada-tangenziale deve mettere in conto la quotidiana fila a passo d’uomo (quando va bene) tra Boccetta e lo svincolo di Giostra. Nel senso di marcia opposto l’altro restringimento, quello che precede e poi coinvolge la Galleria Telegrafo, è ormai da anni un fedelissimo compagno di viaggio.
Le cose non vanno sul versante ionico: “Dall’altra parte, notizia di ieri, cadono un paio di alberi sulla Messina-Catania e servono tempi biblici per la rimozione, a tutto discapito dei poveri automobilisti imbottigliati prima in autostrada e poi sulla SS114. Per non parlare della nostra amica frana, che fra un paio di mesi festeggerà il suo terzo compleanno. Non avremo mai l’ardire di arrivare ai livelli del Giappone, dove nel 2011 ricostruirono in 6 giorni (SEI GIORNI) un tratto di autostrada crollato per una scossa di terremoto, ma non possiamo neanche rappresentare sempre l’estremo opposto, la vergogna più assoluta”.
Il declassamento del collegamento dellobStrettobal gommato nel silenzio di chi rappresenta Messina: “La cura e manutenzione delle strade, di tutte le strade, è politica. Come politiche sono le nomine degli organi preposti. E sempre la politica dovrebbe indignarsi e sbattere i pugni sul tavolo per l’ennesimo affronto alla nostra terra da parte di RFI: le Ferrovie, anziché garantire un maggior numero di treni (rispetto ad una situazione già gravissima), si inventano un pullman sostitutivo, facendogli attraversare lo Stretto utilizzando il traghettamento privato e non le proprie navi”.
La Barrile chiude con un appello:“Sembra una barzelletta, ma non lo è. Chiunque faccia politica a Messina e provincia, ad ogni livello, deve opporsi finalmente con forza a questo vero e proprio schifo”.