Uniformato il pagamento per mensa scolastica, delibera che “cambierà la storia” sarà vagliata in Giunta

Redazione1

Uniformato il pagamento per mensa scolastica, delibera che “cambierà la storia” sarà vagliata in Giunta

lunedì 23 Luglio 2018 - 17:18

La ripartenza del servizio di mensa scolastica per il Comune di Messina è legata indissolubilmente alla modifica della delibera che l’assessore alla Pubblica Istruzione Enzo Trimarchi ha voluto per uniformare il pagamento in tutti gli istituti di elementari e medie e per dettare ufficialmente le regole di un contributo che tiene conto delle situazioni finanziarie limite senza farle diventare una scappatoia.  Il provvedimento dovrebbe finire sul tavolo della Giunta municipale domani pomeriggio, salvo intoppi dell’ultimo istante, in quanto dopo la formulazione di Trimarchi è stato esitato al Dipartimento di Politiche scolastiche di De Francesco e dovrebbe essere all’esame degli uffici di Ragioneria. La certezza secondo il responsabile di delega è che la refezione scolastica inizierà con il primo giorno in classe a settembre, così anche gli operatori torneranno a lavorare, agganciandosi al bando esistente per due anni e che si esaurirà comunque a giugno del 2019.

Le tariffe del sistema di pagamento non sono impossibili da accettare e da poter sostenere per gli utenti con l’acquisto di una ventina di buoni pasto al mese perché prevedono di versare un minimo standard che oscilla tra i 50 centesimi e i 3 euro e 50 centesimi e perché “un servizio erogato, come sottolinea l’assessore al ramo, va pagato ad ogni latitudine e stato socio – economico”. Non si fanno eccezioni neanche per i soggetti a cui è stato rilasciato l’Isee quindi nessuna esenzione di sorta.

Inoltre Trimarchi sta eseguendo accertamenti nei dipartimenti, sotto il profilo del numero e della qualità dei trasporti scolastici per verificare quello di cui ci aveva parlato due settimane fa ovvero aumentare l’asticella dell’utilizzo e dell’efficienza dei mezzi pubblici per i ragazzi che frequentano le scuole e ripensare anche all’accorpamento di alcuni edifici dedicati all’istruzione. Sarà indispensabile realizzare un censimento di stabili comunali che invece non vengono impegnati per questo scopo. A volte, si preferisce spendere soldi pubblici per pagare i canoni di locazione in modo superfluo ed inconcepibile sperperando anziché ottimizzare. Unire i plessi di sezioni staccate, quindi con pochi allievi e poco personale docente e di segreteria, risolverebbe gli ammanchi di Palazzo Zanca. Il giro di boa sta nel potenziamento dei pulmini adibiti alla scuola e anche al trasporto disabili, basterebbe far funzionare meglio le corse prolungando le tratte da percorrere.