Picciolo a Musumeci: "Su AP difenda interessi di Messina e Milazzo"

Redazione MessinaOggi.it

Picciolo a Musumeci: "Su AP difenda interessi di Messina e Milazzo"

giovedì 19 Luglio 2018 - 17:03

Sicilia Futura non ha intenzione di seppellire una battaglia decisiva per la città di Messina come quella per il mantenimento di un’autonoma Autorità portuale. La riforma Delrio é destinata a relegare la città dello Stretto e il lavoro ben svolto fino ad ora dalla propria AP ad un ruolo marginale, stampella della non proficua Gioia Tauro. Per sventare tale prospettiva il leader di SF, Beppe Picciolo, ha rivolto stamani un appello al Governatore Siciliano, Nello Musumeci, chiamato a sposare la difesa degli interessi di Messina e Milazzo: “Riteniamo – ha proseguito Picciolo – che il tema affrontato in queste ore ed anche l’intervento del vicepresidente della Regione Calabria con delega alla logistica ed ai porti, Francesco Russo (il quale ipotizzava un’unica grande Autorità di sistema portuale da Gioia Tauro fino ad Augusta) oltre ad essere normativamente irrealizzabile ancora una volta non tiene in considerazione la specificità, più volte illustrata con dati inoppugnabili, dell’autorità portuale di Messina Milazzo.

Picciolo ribadisce il proprio dissenso nei confronti della mortificante legge Delrio, e confida in un intervento del nuovo Governo nazionale. L’obiettivo prefissato da Sicilia Futura è quello d’inserire Messina come porto “core” nella rete Europea (operazione fattibile nel 2019) e nell’immediato ottenere una proroga di almeno un anno per l’attuale Athority di Messina e Milazzo e ancor meglio, dopo, istituire la sedicesima Autorità di sistema portuale italiana, in linea con quanto già fatto per Civitavecchia che non era porto “core” ma ha avuto fatto questo “dono” come porto di Roma Capitale.

“Al presidente Musumeci ricordiamo, quindi, di mantenere il suo impegno pubblico e di intestarsi questa battaglia che è anche la nostra. Una battaglia di dignità ed autonomia, che auspichiamo veda partecipe anche il Sindaco De Luca ed, oltre ai nostri Consiglieri, tutto il Consiglio Comunale peloritano. Ribadiamo infatti che noi non siamo interessati (e siamo pronti ad aprire un contenzioso politico) a mezze soluzioni di sudditanza con questa o quella realtà portuale geograficamente limitrofa e che qualsiasi altra scelta sarebbe comunque limitativa, visti i numeri espressi dai porti di Messina e Milazzo. Diventerebbe dunque l’ennesimo regalo a chi non è, oggettivamente, interessato a far crescere l’area dello Stretto”.