Referendum comunali, i Radicali presentano il Comitato

Anche Messina risponde presente, dando il via al Comitato per rendere praticabili i referendum comunali. Una proposta portati avanti in tutta Italia dai Radicali, rappresentati da Saro Visicaro, ma che ha già raccolto l’adesione di tre consiglieri comunali, vale a dire Alessandro Russo e Massimo Rizzo per il centrosinistra e Ugo Zante per il centrodestra. Ma anche del consigliere della IV Circoscrizione, Dino Smedile, senza dimenticare alcuni promotori come Nino Principato e Armando Siciliano. Il Comitato nasce dopo la campagna promossa dai Radicali di Messina, per la sottoscrizione di un impegno formale richiesto ai candidati delle ultime elezioni amministrative, e si propone di rendere immediata e concreta la possibilità di indire referendum popolari, favorendo la partecipazione democratica dei cittadini alla vita politica e amministrativa del Comune di Messina.

Massimo impegno e adesione sono stati assicurati, in conferenza stampa, dal presidente Cardile e dai consiglieri comunali, in modo da rendere operativo lo strumento referendario e si è parlato pure della necessità di dotarsi della figura del difensore civico. Tra i sottoscrittori figurano sei consiglieri comunali eletti, oltre al sindaco De Luca e le assessore Dafne Musolino e Alessandra Calafiore. Hanno anche sottoscritto il documento il consigliere della IV Circoscrizione Placido Smedile, Alessia Alessi, Armando Siciliano, Nino Principato e numerosi consiglieri di Circoscrizione.

Saro Visicaro ha sottolineato i passaggi da eseguire affinchè anche a Messina si possano eseguire i referendum comunali: “Da 25 anni il Comune di Messina ha congelato la possibilità di indire i referendum, sono presenti nello statuto ma di fatto non sono mai stati realizzati. In passato c’era la figura del difensore civico che avrebbe dovuto attivare le procedure, poi questa figura è stata eliminata. Adesso manca una figura o un ufficio preposto a questo lavoro, qualsiasi voglia indire un referendum non sa a chi rivolgersi. Questo Comitato punta a riattivare questo percorso, perché è giusto ricordare che il referendum è lo strumento di democrazia partecipativa per eccellenza”.

Antonio Macauda

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