Disinfestazione città, appalto da 120mila euro da aggiudicare il 26. Ma Comune senza operatori. Spedire amministrativi in strada è illegale

Redazione1

Disinfestazione città, appalto da 120mila euro da aggiudicare il 26. Ma Comune senza operatori. Spedire amministrativi in strada è illegale

giovedì 12 Luglio 2018 - 17:21

I 120mila euro sono stati preventivati e “stipati” su input del Dipartimento Ambiente di Palazzo Zanca nel Previsionale triennale, relativo all’annata 2018 ed ora compare anche il bando adeguato, in pubblicazione da martedì 10 luglio per procedere a 400 interventi che implicano derattizzazione e deblattizzazione a tappetto in tutto il circuito urbano. Le date sono cadenzate dalla società del Mef ovvero le offerte devono pervenire dopo 15 giorni e poi la gara viene aggiudicata solitamente il giorno successivo. Quindi le procedure standard dicono che il 26 si saprà il nome della ditta vincitrice e le si stipulerà il contratto. A confermarci la materiale possibilità di gara d’appalto Consip è stata la Dirigenza del Dipartimento Ambiente che comunica di non poter eseguire, “neppure sforzandosi”, attività tampone perché mancano gli addetti specializzati alla bonifica. Il responsabile Romolo Dell’Acqua rivela la sconcertante verità: “I disinfestatori mancano per la tutela dell’igiene pubblica non da adesso ma da moltissimi anni. Le nostre segnalazioni sono state realizzate durante la gestione Accorinti ma anche negli anni pregressi. Il Segretario Le Donne conosceva e conosce ampiamente l’assetto della Pianta Organica dove ci sono Zero impiegati nel settore pulizia con trattamenti particolari. E’ fuori legge mandare in strada gli amministrativi per cui questa volta si è cercato il budget altrove e ci si affida alle ditte esterne che possano coprire le esigenze fisiologiche della cittadinanza, quelle della salute collettiva”. A parlarcene era stato anche l’assessore all’Arredo Urbano Massimo Minutoli. L’operazione era stata pianificata per il 2017 ma poi il Bilancio è stato approvato soltanto alla fine del 2017 e non è stato fattibile prodigarsi e mobilitare l’iter prima delle elezioni Amministrative.

Il Palazzo municipale dunque non dispone del personale idoneo alla mansione di disinfestazione ma lo si potrebbe anche formare o perlomeno pensare di farlo nell’arco di dieci anni, visto che molti dipendenti di questo campo sono andati in pensione. Allo stato dell’arte il Management non può inviare risorse umane per situazioni emergenziali. La Dirigenza è chiara sotto questo aspetto: “Non possiamo intervenire né sugli immobili comunali né all’esterno. In quest’ultima circostanza, stiamo provvedendo con la gara esterna anche se in ritardo rispetto ai tempi. Per il resto, si deve concordare con lo staff del sindaco come agire nel breve periodo”.

A conti fatti, l’organico per la disinfestazione è costituito da un coordinatore il sig. Cambria e l’autista il sig. Di Blasi. Entrambi non possono essere utilizzati per la specifica attività perché non sono dotati di qualifica. Dell’Acqua non esclude che nell’ambito del Comune di Messina ci possano essere persone che opportunamente addestrate con un corso e per i dispositivi di protezione conseguano la qualifica. Ma ha già espresso il suo malcontento per questa carenza cronica di addetti e per cui il suo ruolo non può andare oltre l’informare della notizia chi di dovere. “Nel 2017 avevamo nel nostro budget 30 – 40 mila euro che ci hanno consentito di effettuare una dignitosa azione nelle scuole in tre round all’inizio dell’anno scolastico, dopo Natale e prima dell’estate, per cui molti hanno dimostrato apprezzamento. Vorremmo replicare quest’anno con una buona programmazione. Abbiamo praticato con altri fondi dell’anno scorso ovvero 9mila euro diversi interventi spot quali emergenze di ratti e zanzare. Abbiamo impegnato poi quella somma di 120mila euro ritagliata nel Bilancio e abbiamo coinvolto i Quartieri che si sono però attardati nelle risposte o magari lo hanno fatto in maniera un po’ troppo generica. La prenotazione ha bloccato l’impegno di spesa per non perderlo e sarebbe servita per dare seguito agli interventi, già i primi mesi del 2018, che non sono stati concretizzati per via di queste discussioni. Abbiamo realizzato così un lavoro più certosino fino ad avere un elenco dei punti critici che verranno riqualificati dall’appalto grosso. Altrimenti, avremmo dovuto adattarci solo all’approvazione di uno schema di Bilancio con la Giunta uscente in cui sono accantonati 10mila euro. Insomma, siamo tornati al punto di partenza”. Ci si mette nelle mani della nuova squadra di Governo che sembra avere una certa energia in tema di pulizia urbana. Resta il fatto che, nel 2016, i finanziamenti erano il doppio del 2017 per lo stesso scopo e nel 2015 il doppio del 2016.