Dopo dieci anni si torna ad assumere all’Ars. E’ quanto si apprende da una dichiarazione rilasciata dal Presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Gianfranco Micciché, il quale, a margine della cerimonia di consegna dei titoli di dottorato di ricerca agli studenti dell’Università di Palermo svoltasi a Palazzo dei Normanni, ha dichiarato: “Nei prossimi mesi l’Ars bandirà un concorso per 10 posti”. In particolare, il concorso sarà rivolto ai laureati in Giurisprudenza, Economia e Scienze politiche.
Il tetto annuale degli stipendi è fissato a 240 mila euro, un ammontare di denaro che verrà ripartito in sedici mensilità e al quale vanno poi aggiunti eventuali straordinari e indennità. In particolare, a inizio carriera gli aspiranti funzionari percepiranno 2.952 euro netti al mese come consigliere parlamentare, 2.069 euro come stenografo parlamentare, 2.069 euro come segretario parlamentare, 1.726 euro come coadiutore parlamentare, 1.608 euro come tecnico amministrativo, 1.534 euro come assistente parlamentare.
La commissione di esame è composta da alcuni deputati componenti del Consiglio di presidenza e da docenti universitari scelti sempre dal Consiglio di presidenza.