Presidenza Consiglio comunale è firmata Pd con Cardile. Le chicche: 2 schede nulle con scritto "Pd libero" e Centrodestra lascia Aula

Redazione1

Presidenza Consiglio comunale è firmata Pd con Cardile. Le chicche: 2 schede nulle con scritto "Pd libero" e Centrodestra lascia Aula

martedì 10 Luglio 2018 - 15:12

Claudio Cardile è il nuovo Presidente del Consiglio comunale di Messina. Conquista 18 benestare dei colleghi. Il giorno fatidico per scegliere chi capitanerà il Consiglio comunale è arrivato. Felice Calabrò viene scelto da 12 componenti. A Benedetto Vaccarino è spettata la Presidenza provvisoria. A coordinare i criteri secondo Statuto e Regolamento e le operazioni di voto sempre il Segretario generale Antonio Le Donne. Due schede nulle con scritto “Pd libero”. Scrutinatori Nicoletta D’Angelo, Piero La Tona e Paolo Mangano. La coalizione di Centrodestra abbandona l’Aula prima che si voti per i due Vicepresidenti. Momenti di tensione tra Gioveni e Serra che spiega il motivo per cui lo schieramento ha assunto questa condotta. D’Angelo che ha lasciato il Civico Consesso insieme ai suoi alleati è stata avvicendata da Francesco Pagano. Sull’exploit di Calabrò il Capogruppo di Sicilia Futura Alessandro De Leo rilascia una dichiarazione e ci dice: “La trasparenza dov’è? Alla fine in base ai calcoli matematici, il Centrodestra ha appoggiato Calabrò manifestando poi quella reazione di stizza, di andar via perché indispettito dall’esito. Quindi si supporrebbe un accordo tra di loro”.

Curiosità mai successa: presenti in Aula i deputati regionali Valentina Zafarana e Antonio De Luca per i Pentastellati e Franco De Domenico per l’intera compagine di Centrosinistra, sopraggiunto anche l’ex parlamentare Beppe Picciolo.

“Tre grandi gruppi che devono scegliere per una questione di giustizia. Mai abbiamo assistito a strutture di alto livello che accompagnano i consiglieri per consultarsi – afferma Felice Calabrò -. La prassi che il Segretario ha menzionato è errata, non è prassi. Gli onorevoli qui presenti non possono sostituirsi o suggerire. Loro non devono essere decisivi per la questione bilanci. Ci sarà il fuggi fuggi. Ho un solo interesse quello di accettare la sfida della cittadinanza. Saremmo in una situazione di responsabilità. Ufficio di presidenza deve garantire tutte le minoranze. Oggi dobbiamo garantire tutti. Vicepresidente deve essere votato con preferenza unica. Chi prenderà più voti sarà vicario”.

Gaetano Gennaro in quota Pd: “Annotazioni di ordine pubblico. Dobbiamo tenere a mente quei valori scritti nella Costituzione su cui abbiamo giurato. Stiamo precorrendo i tempi. Non sfuggiamo al problema politica. Se non ci sono questioni non palesate, facciamole emergere come ha detto La Tona. La sensazione che siamo partiti odorandoci male. La città ci guarda, cerchiamo di vivere serenamente. Questioni giuridiche vanno valutate una per volta. Il segretario me ne dà atto. Ho riserve sul metodo. Non ci sono mozioni che tengano. Non si può essere buonisti, segretario, perché questo vuol dire favorire una sola parte dell’Aula”.

Il Capogruppo di LiberaME Biagio Bonfiglio, per la prima volta tra gli scranni di Palazzo Zanca ma già consigliere alla ex Provincia regionale di Messina, oltre che Presidente della V Commissione Scuole in quella sede: “Stiamo parlando del nulla. C’è un regolamento rispettiamolo. Ritengo che la mozione di Calabrò non debba essere neanche votata”.

Il Capogruppo dei Pentastellati Andrea Argento: “Chiediamo di conoscere il contenuto della mozione da valutare. Ad oggi potremmo votare proposta”.

Nello Pergolizzi: “La proposta è inaccoglibile”.

Il forzista Pierluigi Parisi: “Le cose sono state espresse, divulgate e spiegate. Il segretario genetgen ha dato indicazioni sull’articolo 35 per portarlo a compimento. Qual è l’inaccettabilità di una proposta considerata accoglibile dal segretario?”

Le Donne: “L’unica disposizione chiara è nel primo comma dell’articolo 43 che riconosce le tre figure di vernice dell’Aula. In una maggioranza assoluta e poi maggioranza semplice. Il vicepresidente coadiuva e sostituisce il presidente. Dieci anni fa si è utilizzata l’espressione di una sola votazione con un solo voto. Non c’è discrezionalità”.

Si passa alla votazione della mozione Calabrò: Argento no. Bonfiglio contrario. Bramanti favorevole. Calabrò favorevole. Cannistrà contrario. Cardile contrario. Cipolla contrario. Crifò favorevole. D’Angelo favorevole. De Leo contrario. Gennaro astenuto. Giannetto contrario. Giovedì contrario. Interdonato contrario. La Fauci favorevole. La Tona contrario. Mangano contrario. Pagano contrario. Parisi favorevole. Pergolizzi Contrario. Rizzo astenuto. Rotolo contrario. Russo Alessandro contrario. Russo Antonia favorevole. Scavello favorevole. Schepis astenuto. Sciascia contrario. Serra favorevole. Sorbello favorevole. 13 favorevoli, 15 contrari, 4 astenuti.

Alle 14:40 circa si esce per il voto. Si appone solo il cognome.