Continua lo scontro dialettico intorno alla questione della ponderazione del voto degli studenti nell’elezioni dei Direttori dei Dipartimenti dell’Ateneo di Messina per il triennio 2018/2021. Dopo la nota polemica dell’Associazione Gea Universitas, che ha messo nel mirino l’ex Rettore Pietro Navarra, è arrivata stamni la replica dell’attuale deputato nazionale del PD.
Leggo con stupore una nota dell’Associazione studentesca Gea Universitas. All’interno del documento, nel momento in cui viene ricostruita la vicenda della riformulazione dei criteri di voto per gli studenti in occasione di elezioni universitarie, viene scritto testualmente: “Ricordiamo come il Prof. Navarra, abbia più volte lamentato pubblicamente lo scarso sostegno ricevuto dalla componente studentesca alla sua elezione avviando cosi una preannunciata e drastica riduzione del peso relativo al voto degli studenti messa in atto senza porre in essere un dialogo costruttivo con la componente studentesca, e prescindendo completamente da ogni tipo di confronto su un tema di così delicata importanza”.
La versione sostenuta dall’On. Navarra. “La realtà, come sanno gli stessi studenti, è ben diversa. Ciò che io lamentai, in occasione della mia elezione a Rettore, fu un’altra circostanza: i rappresentanti degli studenti segnarono la scheda, in modo da rendere riconoscibile la loro preferenza. Tanto che anche un altro candidato, il prof. Giovanni Cupaiuolo, sottoscrisse insieme a me un documento con cui veniva stigmatizzato quanto accaduto. Io, tra l’altro, vinsi ampiamente, anche senza quei voti dei rappresentanti degli studenti.
L’estensione del voto a tutta la componente studentesca, frutto di un ampio confronto con l’intera comunità accademica nell’ambito di una più ampia riforma dello Statuto, era stata decisa proprio per evitare queste dinamiche, che poco hanno a che fare con democrazia e trasparenza.
Sono stati gli stessi rappresentanti degli studenti negli organi collegiali, poi, al momento di deliberare sul regolamento definitivo (nei mesi scorsi), ad approvare la formula che stabilisce il rapporto di ponderazione, scegliendo un’opzione più restrittiva di quella proposta dall’amministrazione dell’Ateneo.
Si tratta di circostanze facilmente verificabili e che stabiliscono un quadro ben diverso rispetto a quello prospettato dalla Gea Universitas” ha concluso l’ex Rettore.