Atm, da fiore all'occhiello a vaso di Pandora. De Luca: "Stiamo valutando i rimborsi dei dirigenti"

Una situazione gravissima”. Così il sindaco, Cateno De Luca ha etichettato la condizione in cui versa l’Atm, dopo l’incontro con il collegio dei revisori dei conti che si è consumato nella giornata di ieri. L’azienda dei trasporti è stata il fiore all’occhiello dell’amministrazione Accorinti, motivo di vanto su cui creare buona parte del consenso, ma adesso rischia di diventare il più classico vaso di pandora. Un vaso che De Luca sta scoperchiando, soprattutto sotto il profilo della gestione economica.

Il guanto di sfida De Luca lo ha lanciato quando ha annunciato il blocco delle assunzioni preposte nelle ultime settimane, facendo sobbalzare dalla sedia i sindacati pronti allo stato d’agitazione dei lavoratori. Successivamente è intervenuto il presidente, Giovanni Foti, che respinto le velleità del sindaco, che dal canto suo non ha alcun intenzione di indietreggiare.

De Luca rincara la dose: “Abbiamo riscontrato delle convocazioni continue da parte del collegio, almeno sette o otto non consentite, questa cosa ci è stata evidenziata dal presidente del collegio, che aveva più volte annunciato al presidente Foti di evitare questi passaggi. Trovo grave l’autoattribuzione delle indennità, c’è una legge che le stabilisce, i compensi devono essere adeguati alle norme ma a quanto pare alcuni rimborsi del presidente sarebbero illegittimi. Questa situazione ci ha fatto pensare, anche in relazione ad un’altra convocazione, dove il  Consiglio d’Amministrazione ci comunica la volontà di andare avanti, nonostante l’incontro già fissato per giovedì. Trovo atteggiamenti molto sgarbati sotto il punto di vista istituzionale”.

Sul servizio De Luca risponde ai sindacati e a Foti: “Le emergenze quando non ci sono sembra che qualcuno le voglia creare o inventarle, voglio capire il piano industriale cosa prevede e soprattutto perché tanti che hanno la qualifica di autista non svolgono questo ruolo, Ritengo che sia legittimo che il socio dell’azienda, cioè il Comune, davanti ad un quadro economico disastroso ponga degli interrogativi davanti ad eventuali nuovi impegni di spesa”. Sulla mancata presentazione in Consiglio dei bilanci dell’azienda, il sindaco aggiunge: “Dobbiamo capire come mettere un punto, non si approvano bilanci dal 2010 e qui si può mettere in discussione la legittimità degli spostamenti di risorse delle casse comunali verso la società”.  

Antonio Macauda

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