Calabrò su dichiarazione Picciolo: “Bisogna andare oltre ai numeri. Sicilia Futura è amica Coalizione e sceglierà con noi”

Redazione1

Calabrò su dichiarazione Picciolo: “Bisogna andare oltre ai numeri. Sicilia Futura è amica Coalizione e sceglierà con noi”

giovedì 05 Luglio 2018 - 13:44

“Felice Calabrò potrebbe essere il migliore Presidente del Consiglio Comunale”. Questa è stata l’annotazione dell’ex parlamentare Beppe Picciolo in quota Sicilia Futura, di cui vanta le lodi in termini di risultato quando era componente all’Ars ma anche per le Politiche del 4 marzo e per le Amministrative del 10 giugno con il consenso ricevuto dalla lista. Su Calabrò si pronuncia dopo la “percezione di confinamento” del Pd del 2 luglio tra le proprie mura, senza nulla togliere agli altri “qualificati consiglieri”: l’ex candidato a Sindaco del 2013 potrebbe essere il più trasversale e captare il benestare delle altre sensibilità politiche e partitiche, come si interpreta anche per Nino Interdonato, già Vicepresidente vicario dell’Aula e Presidente di una Commissione consiliare importante come Bilancio. Sulla dichiarazione di Picciolo interviene lo stesso consigliere Calabrò per chiarire se effettivamente è scattato qualche attrito anche involontario.

Forse la percezione è nata dopo la Direzione Provinciale perché si è detto che il Presidente deve essere del Centrosinistra quindi del Pd per una questione di numeri, di partito – esordisce il riaccreditato Calabrò -. E’ evidente che se Sicilia Futura è vicina al Pd, è connessa a noi (come Picciolo vuole e giustamente ricorda) il problema non esiste. L’ex deputato vuole mantenere la coalizione, soprattutto con l’inclusività da parte nostra e in base a questa non dà per scontato che il Presidente debba essere una loro rappresentanza di simbolo. In realtà, siamo tutti Pd. Capisco il suo ragionamento ed è legittimo”.

-Forse lo smacco di non arrivare al ballottaggio potrebbe aver creato un senso di rivalsa nella performance degli eletti al Consiglio comunale per quel che riguarda il Centrosinistra. Per loro sarebbe corretto guadagnarsi più di uno scranno di rilievo all’interno dell’Aula. Chiediamo sempre a Calabrò se l’attrito possa essersi innescato forse fra gli stessi gruppi?

Ho sentito personalmente Picciolo. Ho proposto che ci sia un incontro fra i gruppi, un confronto fra tutti per capire qual è la strada da percorrere perché dobbiamo garantire l’unità dell’alleanza.

-Picciolo fa riferimento ad una mancata apertura nelle fila del Pd…che doveva partire innanzitutto dai vertici…

Io sono per andare a condividere il nome più autorevole possibile che sia espressione del Centrosinistra e provenga da questo contesto. Intanto, dobbiamo assicurare un valore che è l’unità tra di noi e selezionare insieme una persona che possa rappresentare il Centrosinistra all’interno dell’Ufficio di Presidenza e possa incarnare il Presidente.

-Anche Sicilia Futura ha conquistato buoni risultati individuali in termini di percentuale di lista, come è accaduto del resto anche alle Consultazioni Politiche quindi potrebbe “battere cassa” per un posto che sia di spicco.       

Io suggerirei di procedere oltre ai numeri. E’ bene che anche loro facciano questo passaggio. Il Pd comunque è un partito strutturato, Sicilia Futura è un movimento e bisogna tenerlo in considerazione. Nessuno vuole operare scissioni o gettare fuori né tantomeno proporre variazioni di simbolo. Il Pd è inclusivo, è pronto ad accogliere tutti. E’ proficuo che gli alleati si parlino e compiano scelte unitarie. E’ la stessa cosa che abbiamo adottato quando abbiamo optato per Antonio Saitta. In Direzione Provinciale abbiamo deciso che oggi pomeriggio – 5 luglio ci si riunisce con tutti i consiglieri eletti per instaurare una logica capace di conciliare tutte le anime. Successivamente, già domani, potremmo incontrarci con gli alleati di Sicilia Futura ma non solo per ratificare la scelta ma per discuterne. Io ho compreso che il nostro messaggio è stato un po’ travisato dagli amici di Sicilia Futura. Loro si sentono e sono parte di questa Coalizione e non agiranno solo per formalità. Sono del parere che il presidente debba essere rappresentativo di tutte le realtà dell’Assemblea consiliare.