Privatizzazione Messina Servizi, fronte sindacale in agitazione: quali passi dovrà seguire l'amministrazione

Antonio Macauda

Privatizzazione Messina Servizi, fronte sindacale in agitazione: quali passi dovrà seguire l'amministrazione

martedì 03 Luglio 2018 - 09:28

L’amministrazione, attraverso l’assessore all’Ambiente Dafne Musolino, ha garantito la salvaguardia dei posti di lavoro. Questo però non sembra placare l’ira dei sindacati, sempre più intenzionati ad affrontare a muso duro con la Giunta la questione inerente alla privatizzazione della gestione dei rifiuti. L’indirizzo politico dato dal sindaco, Cateno De Luca, è stato chiaro fin dalle prime ore del suo insediamento, anzi già dalla campagna elettorale, ma adesso queste intenzioni sono state messe nero su bianco nella famigerata delibera di giunta di venerdì scorso. Per quanto riguarda Messina Servizi Bene Comune, entrata in vigore appena pochi mesi fa, l’amministrazione ha disposto la messa in liquidazione, che di fatto rappresenterebbe il fallimento di Messinambiente, dalle cui ceneri è nata proprio la nuova società.
L’idea sarebbe sempre quella di un servizio in house ma aperto alla collaborazione dei privati, sancita da un apposito bando, fattore che ha già registrato il primo stop da parte delle segreterie provinciali di Cgil, Cisl e Uil che hanno chiesto un confronto con il primo cittadino. Un confronto necessario, perché il percorso verso quella che secondo molti è una privatizzazione a tutti gli effetti non può prescindere da una visione condivisa con le parti sociali. Necessario, innanzitutto, per arrivare alle modifiche del piano Aro, che poi dovrà essere votato dal Consiglio Comunale, lì si giocherà l’altra partita, quella politica, dove i consiglieri chiederanno all’amministrazione tutte le garanzie necessarie. Intanto tra l’amministrazione e i sindacati si rischia il muro contro muro: “Dopo aver chiesto ai Direttori generali delle società partecipate di sospendere ogni procedura di assunzione, adesso il sindaco Cateno De Luca sembra aver chiesto anche di bloccare ogni attività di confronto e concertazione con i sindacati. E’ quanto è accaduto con MessinaServizi e a segnalare quanto si sta verificando nell’ambito delle partecipate comunali è ancora sono ancora una volta i segretari generali di Fit Cisl Uiltrasporti e Fiadel Lillo D’Amico , Michele Barresi e Pietro Fotia , che insieme alle altre sigle sindacali ?? Nel pomeriggio di ieri avrebbero dovuto incontrare il direttore generale Aldo Iacomelli. Un incontro che però è stato rinviato dal Direttore generale con una nota solo poche ore prima dell’orario stabilito per la riunione. «Ci risulta che il nuovo sindaco De Luca abbia chiesto formalmente all’Amministratore unico e al direttore generale di MessinaServizi Bene Comune di sospendere ogni attività concertativa coi sindacati nelle more di un confronto tra vertici aziendali e amministrazione» dichiarano i sindacati . «Fermo restando che è comprensibile che la nuova amministrazione voglia conoscere la situazione organizzativa di MessinaServizi Bene Comune, reputiamo inammissibile la situazione di stallo su temi importanti per i lavoratori come ferie, Tfr, indennità e piante organiche, una preoccupante paralisi delle procedure che sta diventando insostenibile e che finisce per creare malcontento tra i dipendenti”.
Nella nota i sindacati ggiungono: “Da una parte ci sono i timori per i primi provvedimenti del sindaco De Luca, al momento atti di indirizzo, che però indicano la strada della liquidazione e della privatizzazione per MessinaServizi. Dall’altra c’è ancora l’ombra del fallimento di Messinambiente, il rinvio al prossimo ??19 settembre dell’assemblea dei creditori da parte del Tribunale, la necessità per gli stessi legali di Messinambiente di confrontarsi con l’amministrazione De Luca per capire le intenzioni che ci sono su questo fronte. Nel mezzo c’è una nuova società che zoppica forzosamente perché, sebbene nelle migliori intenzioni, ha difficoltà ad operare. Sappiamo che in queste ore il Direttore Generale avrà un confronto con l’assessore al ramo e attendiamo di verificare se vi saranno novità, ma non abbiamo intenzione di attendere molto ancora per risolvere le questioni più importanti per i lavoratori. Se non ci sarà a breve la nuova convocazione, verificheremo con le altre organizzazioni sindacali le azioni più opportune da intraprendere- dichiarano Fit Uilt e Fiadel – Attenderemo l’esito di questo confronto e di poter incontrare il nuovo sindaco sul programma del comparto Ambiente cittadino ma non resteremo con le mani in mano di fronte alla volontà del primo cittadino De Luca di privatizzare il servizio rifiuti, né tantomeno abbiamo intenzione di accettare alcun tentativo di scavalcare le relazioni sindacali da parte di chicchessia, compreso il sindaco De Luca. «Ben venga se il primo cittadino vuole incontrare i lavoratori e dialogare con loro, ma si rispettino ruoli e si chiariscano le reali intenzioni di questa amministrazione”.
Tornando alle procedure, alla Regione spetta il parere definitivo sul piano Aro, mentre al Consiglio Comunale toccherà votare la proposta di delibera sul bando che dovrà essere prodotto entro pochi mesi. Ma c’è da scommetterci che il confronto tra i sindacati e l’amministrazione non si limiterà solo al futuro del servizio di gestione dei rifiuti, molto presto potrebbero aprirsi ben altri fronti, come la riorganizzazione della pianta organica di Palazzo Zanca, rivoluzionata dalla delibera di giunta. Per non parlare della volontà di istituire una Multiservizi, partendo dalla messa in liquidazione di Atm e Amam. La sensazione è che andremo incontro a mesi molto caldi e non sotto il punto di vista climatico.