Privatizzazione Messina Servizi, si attendono i primi confronti ufficiali

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Privatizzazione Messina Servizi, si attendono i primi confronti ufficiali

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giovedì 28 Giugno 2018 - 10:31

Mesi di lotte e contrattazioni sindacali, ma adesso l’amministrazione De Luca potrebbe rimettere tutto in discussione. Quella di ampliare ai privati il servizio di raccolta e gestione dei rifiuti è un’idea ben precisa che Cateno De Luca ha più volte manifestato in campagna elettorale, ma che sta animando il confronto interno tra le sigle sindacali. Il sindaco ha già chiarito i punti salienti, specificando come nessun lavoratore della Messina Servizi Bene Comune debba sentirsi a rischio licenziamento, anche se in giornata potrebbe uscire un ulteriore chiarimento da parte dell’assessore all’Ambiente, Dafne Musolino.

Da parte delle sigle sindacali che nei mesi scorsi hanno lavorato per garantire il passaggio degli operatori di Messinambiente alla nuova partecipata, vale a dire Fiadel e il comparto della Funzione Pubblica di Cgil insieme a Cisl e Uil, regna una certa diffidenza verso il progetto della Giunta. Appare scontato il fermo no da parte dell’Fp Cgil, da sempre contraria a qualsiasi forma d’ingresso dei privati nella gestione del settore dei rifiuti, mentre altrettanto restia appare la Uil, la cui posizione sarebbe certificata dal cattivo risultato che avrebbero portato le privatizzazioni in giro per l’Italia. Ma anche le altre sigle, Fiadel soprattutto, prima di sciogliere ogni tipo di riserva attendono di conoscere nel dettaglio il progetto dell’amministrazione attraverso degli incontri ufficiali, che al momento sono stati solo richiesti dalle parti sociali ma che potrebbero avvenire molto presto.

Una volta effettuati i primi incontri, non sono escluse delle diversità di vedute all’interno dei sindacati, tra chi potrebbe dire sì al progetto della Giunta a certe condizioni e  chi invece resterà fermo sulle proprie posizioni. In fin dei conti non sarebbe la prima volta. Dall’altra parte c’è pure un aspetto politico da non sottovalutare, De Luca dovrà gioco forza passare dal Consiglio Comunale, chiamato a votare Piano Aro, Piano di Sviluppo e l’eventuale delibera per la creazione del bando. L’unica certezza è che il primo cittadino ha tutta l’intenzione di passare dalle parole ai fatti, attuando per filo e per segno il proprio progetto, ma allo stato attuale si tratta solo di una volontà politica.

Antonio Macauda