Consiglio Comunale, si inizia a pensare alla presidenza

Antonio Macauda

Consiglio Comunale, si inizia a pensare alla presidenza

giovedì 28 Giugno 2018 - 15:52

Il primo passo ufficiale è stato fatto, ieri i trentadue consiglieri eletti sono stati ufficialmente letti, anzi, trentuno, visto che con ogni probabilità Dino Bramanti salterà questo giro e ancora è da capire chi prenderà il suo posto. Adesso toccherà aspettare un minimo di dieci fino un massimo di quindici giorni per l’insediamento del nuovo Consiglio, successivamente l’organo riprenderà a muoversi dopo lo stop imposto dalle recenti scadenze elettorali. Si riformeranno le commissioni, ma prima ancora si dovranno stabilire gli equilibri d’aula.

Ogni riferimento porta all’invito lanciato dal sindaco Cateno De Luca ad ogni singolo consigliere, di far parte attivamente di questa avventura amministrativa. L’intento del primo cittadino è chiaro, quello di creare una maggioranza stabile che possa far passare gli atti, visto che nessuno dei consiglieri è ufficialmente dalla parte dell’amministrazione. Ad essere allettato dalla tale prospettiva potrebbe essere il centrosinistra che però ha fatto sapere che ogni azione dovrà essere frutto di una sinergia della coalizione.

Questo proposito, però, però potrebbe già essere messo in discussione, perché probabilmente la riunione tra Partito Democratico e Libera Me in cui si decideranno le strategie future, potrebbe non prevedere la presenza di Sicilia Futura, che si confermerebbe il “battitore libero” del centrosinistra.

Intanto sono iniziati i confronti per decidere quali nomi mettere sul tavolo per la presidenza dell’aula, figura a cui ambisce il Partito Democratico, ma soprattutto l’area Navarra. Il nome più autorevole sarebbe quello di Felice Calabrò, che raccoglierebbe consensi trasversali, anche tra i banchi del centrodestra. Rientrato in Consiglio da cui mancava dal 2013, Calabrò è considerato una figura di spessore, personaggio dotato di autorevolezza e che conosce le dinamiche d’aula.

Le alternative potrebbero essere quelle di Antonella Russo, che però potrebbe essere nominata capogruppo, e Biagio Bonfiglio, in quota Libera Me, mentre Sicilia Futura potrebbe proporre il nome di Nino Interdonato, già vicepresidente di Emilia Barrile. Una vicepresidenza potrebbe toccare al Movimento 5 Stelle, mentre al momento per il centrodestra l’unico nome fattibile potrebbe essere quello di Benedetto Vaccarino.