Bramanti: "Abbiamo vinto per dignità. Poteri forti si sono messi in mezzo. Ma la città si merita De Luca"

Redazione1

Bramanti: "Abbiamo vinto per dignità. Poteri forti si sono messi in mezzo. Ma la città si merita De Luca"

lunedì 25 Giugno 2018 - 01:25

“La città si merita come vincitore De Luca – ha detto lo sconfitto candidato a sindaco al ballottaggio Dino Bramanti contro il deputato all’Ars Cateno De Luca, ora ufficialmente sindaco di Messina -. I voti gli hanno dato ragione. Qualunque sia stata la nostra proposta è stata attaccata e criticata da tutti. Si è dichiarato che i poteri forti avrebbero condizionato la mia autonomia e invece si è dimostrato esattamente il contrario. Si sono inseriti in un progetto diverso dal nostro e si è visto da che parte stanno. Dignità, onesta e coerenza sono state le nostre prerogative e siamo rimasti soli. Gli altri vadano a governare con altre caratteristiche”. I toni forti non mancano contro il Centrosinistra: “Hanno messo in pratica dei passaggi trasversali con intese che vedrete tutti insieme nei prossimi giorni già da domani. Saranno l’espressione più limpida di quello che i cittadini detestano. In un ambito così circoscritto di voti come si fa ad adottare una potenza di fuoco così forte. Abbiamo spaventato troppo il sistema e quelli che dovevano essere i nostri poteri sono diventati quelli degli altri. La popolazione ha cassato il nostro progetto ed io posso solo prenderne atto. Comunque il vincitore va a governare con 25mila voti ottenuti togliendo anche i miei nel territorio, una realtà urbana che arriva anche a 700mila abitanti come Città Metropolitana”.

– Ha vinto l’astensionismo dunque?

L’astensionismo ha fatto certamente la sua parte come protesta verso la politica, questo è comprensibilissimo. Una protesta senza ruolo quando c’è un progetto da un lato e una ipotesi di riciclo dall’altro della vecchia politica. Sono riusciti a realizzare il massimo livello di questo vecchio sistema.     

– Gli accordi politici come si tradurranno? Lo sapranno loro. Noi dobbiamo decidere se avere un ruolo di opposizione, cercheremo di fare opposizione visto che gli altri non ne faranno. E’ chiaro che c’è un disegno comune di quelli che sono protagonisti di questo ribaltone.     

-Dino Bramanti avrebbe di diritto un posto in Consiglio comunale: cosa farà davvero?

In linea di principio  e  nella mia totale caratterizzazione, non intendo prendere questo posto ma dal momento che andrebbe regalato ad uno di loro, ad una di queste figure che si sono alleate e a noi non rimarrebbe, ne parlerò con la mia coalizione perché abbiamo ideali diametralmente opposti e ritengo che sottoporrò le mie motivazioni alla mia compagine. Credo di lasciarlo se non dovessi creare danno. 

C’è uno sbaglio che pensa di aver commesso o pensa di aver fatto tutto il possibile?

Non ci sono Sbagli per vivere una prestazione così schiacciante, l’attacco e l’aggressività che sono stati usati con Bramanti non è nell’onestà né nel programma. L’unica contestazione in maniera arbitraria che è stata fatta a Bramanti era nell’eventuale relazione con i poteri che contano e che avrebbero condizionato l’autonomia e per questo non doveva essere votato. Nonostante questo abbiamo avuto un successo del 10 giugno. Ora c’è la dimostrazione pratica che le accuse non sono mai state attendibili. L’ho detto dal primo momento che erano delle scuse elettorali. Sono orgoglioso di fare compito questo tentativo. Ho conosciuto tante belle persone e operose che mi hanno cambiato la vite e che mi hanno cambiato nel profondo”.