Lavori sulla strada industriale di Giammoro, Angela Musumeci: "Fondi disponibili, ma ad oggi tutto tace"

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Lavori sulla strada industriale di Giammoro, Angela Musumeci: "Fondi disponibili, ma ad oggi tutto tace"

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venerdì 22 Giugno 2018 - 10:35

Non comprendo per quale motivo, dopo circa un anno, non sono stati avviati i lavori”, così la consigliera comunale di Pace del Mela, Angela Musumeci Bianchetti, in riferimento al mancato avvio dei lavori di messa in sicurezza della strada industriale di Giammoro, dove al momento è stato attuato un intervento tampone. La consigliera comunale non riesce a capacitarsi di questo rallentamento, dato che i fondi necessari per poterli eseguire sembrerebbero essere già disponibili: “A maggio dello scorso anno l’ex commissario straordinario Brandara ha comunicato, in un incontro tenutosi presso l’aula consiliare del Comune di San Pier Niceto promosso da Peppe Maimone con la partecipazione dei sindaci del territorio, che erano stati stanziati 2 milioni e 600 mila euro per il progetto di riqualificazione previsto anche nel programma triennale delle opere pubbliche 2017/2019 di IRSAP e Regione Siciliana.

Successivamente è stato reso pubblico tramite la stampa che era stato approvato il progetto esecutivo e che a breve venivano espletati gli atti per bandire la gara a cura dell’ufficio masterplan della città metropolitana di Messina. Ad oggi tutto tace, non è giunta più nessuna notizia e i cittadini attendono risposte. Non è accettabile che nonostante ci siano i fondi non vengono avviati i lavori.

Invito i sindaci della zona – si legge in conclusione della nota – a richiedere un incontro urgente con l’IRSAP e la Città Metropolitana di Messina per fare il punto della situazione. Bisogna con celerità avviare i lavori di riqualificazione e di messa in sicurezza. Tali ritardi non sono più accettabili e comprensibili. Porterò la questione anche all’interno dell’aula consiliare e mi auguro anche una presa di posizione degli altri consigli comunali del comprensorio. Questo territorio merita rispetto, non siamo terra di nessuno e le istituzioni non possono fare più lo scarica barile”.