Ballotaggio, De Luca rincara la dose: "Al confronto voglio Francantonio Genovese"

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Ballotaggio, De Luca rincara la dose: "Al confronto voglio Francantonio Genovese"

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venerdì 22 Giugno 2018 - 08:45

Nuova puntata della saga che sta caratterizzando queste ultime ore di campagna elettorale. Dino Bramanti e Cateno De Luca stanno dando vita ad un vero e proprio duello rusticano, fatto di appuntamenti meditici e attacchi personali. L’ex sindaco di Fiumedinisi ha datto sfidato il rivale ad un confronto mediatico, Bramanti dal canto suo ha accettato ma solo a patto che l’avversario rinunci alla prescrizione. Il resto è storia recente, comprese queste ultime dichiarazioni di De Luca: “Placido, corro da una parte all’altra della città per incontrare cittadini che hanno deciso di votare per me. Non ho tempo da perdere dietro le contumelie e le bugie che scrivono i tuoi consulenti…”.

Cateno De Luca aggiunge: “Ti sei negato ad ogni confronto per tutta la campagna elettorale pensando di essere vincente. Ora che hai scoperto di essere perdente chiedi il confronto in un salotto “amico”… Posto che ora sono io in vantaggio pongo le condizioni. Siccome vorrei confrontarmi con il vero candidato a sindaco chiedo che al confronto partecipi anche l’On. Francantonio Genovese e non accetto rifiuti. Tra l’altro è anche più capace di te nel discutere di prescrizione e… condanne! Ormai è evidente che La tua sconfitta preannunciata dai sondaggi e lo scricchiolio delle poltrone sta causando dei traumi irreversibili al punto tale da costringere lo stesso Bramanti ed il suo staff a parlare di vicende giudiziarie e non di aspetti amministrativi totalmente sconosciuti all’esimio professor esclusivamente impegnato a papparsi la sanità mettendo le mani anche sul Papardo e demolendo il policlinico. Delle vicende giudiziarie ce ne occuperemo nelle sedi opportune come è giusto che sia. Prendiamo atto che il linguaggio usato dal Professor denota ormai un nervosismo tipico dei disperati che pur avendo il sostegno di tutta la casta politica hanno dovuto prendere atto della sconfitta causata dalla sollevazione del popolo sovrano”.