Giunta futura Bramanti: "Siamo capaci e limpidi". Mazzù: "Messina non è quartiere a nord di Fiumedinisi". Ceraolo: "Cittadini davanti a noi"

Redazione1

Giunta futura Bramanti: "Siamo capaci e limpidi". Mazzù: "Messina non è quartiere a nord di Fiumedinisi". Ceraolo: "Cittadini davanti a noi"

giovedì 21 Giugno 2018 - 13:34

“La campagna di odio sociale deve finire ora e subito. Le minacce lanciate a me e la mia famiglia devono essere e sono state denunciate sì per la loro inaccettabilità in Procura e poi saranno sottaciute per lavorare da parte nostra con la bravura e la preparazione che trapela da tutta la squadra che ho voluto mettere in campo con i loro titoli ed esperienza e condividere con voi”. Dopo gli screzi ed espressioni che hanno la tattica di indebolire inveendo, tirando in ballo spesso aspetti personali a detta del candidato sindaco Dino Bramanti, oggi questi ha deciso di diradare le nubi non gettando acqua al vento bensì dimostrando le capacità, se non altro da carriera curriculare, dei sette assessori di cui tre di freschissima nomina, non ancora in possesso della delega, anche in virtù del risultato elettorale. E parlando di numeri non si può fare a meno di ricordare che l’ottavo assessore deve essere ancora “partorito” ma per logiche ampliate alle fazioni dovrebbe accontentare il movimento del Governatore Musumeci “Diventerà Bellissima”, nonostante questo non abbia tagliato il traguardo del 5%. Dell’argomento non si fa accenno ma si decantano per qualche istante i 5 Presidenti di Circoscrizione (Davide Siracusano alla II contro Zullo, Lino Cucè alla III contro Cacciotto, Alberto De Luca alla IV contro Smedile, Ivan Cutè alla V contro Laimo e Maurizio Mangraviti alla VI contro Biancuzzo) incassati dal Centrodestra su sei posti.

Pasquale Currò, che è imprenditore, laureato in Economia aziendale ed uno dei fondatori di Fratelli d’Italia a Messina, esordisce: “Mi conoscete da dieci anni come consigliere della III Circoscrizione ringrazio il Partito Fratelli d’Italia con cui mi sono presentato quest’anno e ringrazio Dino perché mi ha scelto. Sono abituato a stare a stretto contatto con i cittadini, oggi con Bramanti abbiamo visitato il mercato rionale. Qui ci vogliono servizi importanti per il mondo dell’ambulantato e del commercio in generale, in alcuni mercati mancano i servizi igienici. Sono fiero di essere dirigente di una squadra di calcio, Asd Gescal. Squadra in promozione, c’è bisogno di grandi strutture e impianti per far crescere queste piccoli realtà. Sono aperto da tempo al settore del volontariato e delle associazioni culturale, tutto ciò che serve a coltivare anche la sfera individuale e nella collettività. Dobbiamo remare verso la normalità”.

Giusy Marabello, che è iscritta all’albo degli avvocati presso la Corte d’Appello di Messina dal 2012, è entrata regolarmente nel Consiglio comunale con la lista afferente a Nino Germanà, Insieme X ME, vanta una esperienza in diritto civile e diritto del lavoro o e ha insegnato ed è cultrice in legislazione del turismo e criteri di sostenibilità in Diritto Pubblico Comparato, presso l’Università telematica E Campus: “Nella mia vita esercito la professione di avvocato con grande difficoltà nella mia città. 1100 preferenze mi lusingano e mi trasmettono orgoglio. Il mio mestiere nasce per volontà e passione per tutelare i lavoratori della formazione. Ho collaborato con l’assessore Vermiglio nel settore Beni Culturali, come capo della Segreteria particolare. Abbiamo avuto il prestigio di far ripartire il Museo interdisciplinare regionale. Essere squadra porta a successi e a intraprendere strade che restano nel tempo e che possono essere fruite dalla comunità e dai visitatori come icona del territorio, vedi il Museo”.

Simona Contestabile, che correva con la lista civica di Forza Italia, “Peloro 2023” priva di quorum, è la più giovane degli assessori designati, oltre a un componente uscente del Civico Consesso dopo due legislature e un avvocato: “Grazie a Fabbrica Messina, ideata dal prof. Bramanti, abbiamo riscoperto il mondo delle donazioni. La nostra rivoluzione è tornare alla normalità. La nostra fascia generazionale è quella che ha pagato in maggior misura l’assenza di questi standard di vivibilità che in altre provicne anche più piccole esistono. Dallo stage universitario presso la Banca di Credito Cooperativo “Antonello da Messina”. sono diventata Responsabile dell’ufficio legale e contenzioso con specializzazione nella gestione NPL (Non Performing Loans). In tale contesto ho frequentato un Master Professionalizzante in gestione del credito organizzato dall’Associazione Bancaria Italiana. Svolgo la mia attività lavorativa, attualmente, con la BCC “La Riscossa di Regalbuto”, a seguito della fusione per incorporazione della BCC “Antonello da Messina” , con le medesime mansioni.  La vita politica fa parte di me sin dai banchi universitari e nell’associazionismo giovanile. Nel 2007, sono stata componente del consiglio di amministrazione dell’Amam e anche consulente giuridico dell’ATO ME3”.

E poi Pino Falzea, ex presidente dell’Ordine degli Architetti di Messina e presidente di CapitaleMessina: “Ve lo immaginate qualcuno che possa imporre al prof. Bramanti fai questo e fai quello, cosa dire, cosa programmare e che lui possa ubbidire a questo qualcuno? Non è credibile. Lui ha dimostrato sempre indipendenza, competenza, caparbietà. La delega al Risanamento mi onora perché mi darà l’opportunità di coinvolgere il comprensorio urbano che è e si sente in declino. Non succederà più che le autorizzazioni per un qualcosa di utile per la città stiano per troppo tempo al Cru ad ammuffire. I nostri talenti vanno via, non possiamo più permetterlo. Migliorare strutturalmente le zone di questo comune equivale a riorganizzare tutti i quartieri e chi ci vive senza lasciare degrado da una parte e aggolmerati residenziali dall’altra ed equivale anche ad implementare occupazione. Come non posiamo permettere che si lasci ancora il waterfront senza rilancio”.

L’altra quota rosa, l’unica titolare di delega ai Servizi Sociali tra le tre donne, è Rosaria Mairea che praticamente debutta così nella causa politica e quella che potrà governare. “Non mi sono mai occupata di politica ma son immresa nei Servizi Sociali, nelle istanze dei più deboli, ricominciare dalle famiglie che sono state lasciate sole fino ad ora quelle con nucleo corposo, con situazioni di fragilità. Allestire asili nido comunali, potenziare il Consultorio psico pedagogico, agevolazioni fiscali. Inserire ragazzi disabili nelle pubbliche amministrazioni com’è giusto che sia”.

Mario Ceraolo è attualmente componente dell’Ufficio legale della Federazione Antiracket Italiana e ha ricoperto la posizione di Vice Questore nella Polizia di Stato. Curriculum di tutto rispetto nell’ambito della lotta alla criminalità organizzata, sarà assessore alla Legalità e alla Polizia municipale. Sin dagli anni ‘90 si è distinto in questa direzione, contribuendo alla nascita ed allo sviluppo delle associazioni antiracket: “Mi sono occupato di politiche antimafia, del vivere in modo sensibile il monitoraggio nazionale della Commissione Antiracket. La composizione della giunta è una squadra complementare nella gestione dei problemi della città. I cittadini non entreranno insieme a noi ma davanti a noi. Mi preme sottolineare l’aspetto che ci offende nella dignità e nella competenza. Bramanti non viene messo a paragone del deputato De Luca. La città vi chiede immagine certa ed efficiente. Il Consiglio Comunale ha bisogno dell’appoggio di una Giunta stabile, di cui ha bisogno Messina. Noi siamo persone che, secondo il giudizio dell’elettorato, potranno godere del premio di maggioranza. Pur nel massimo rispetto della popolazione la squadra è in grado di arrivare in alto a livello nazionale. Confrontarsi con una persona che utilizza il prezzo dell’insulto e dell’odio sociale non ha senso. Però per pura informazione ci saranno conseguenze della mancata decadenza. Non vogliamo entrare in merito alle vicende giudiziarie. Nello spirito della legge Severino c’è la tutela dell’organo elettivo. De Luca ha due procedimenti giudiziari da attendere, per uno di questi ci potrebbe essere sospensione o decadenza dalla carica perché avrebbe abusato del suo ruolo di sindaco di Fiumedinisi in materia di appalti. Per il Caso Fenapi, l”imputato è accusato di associazione a delinquere. Qualora la Cassazione dovesse ripristinare l’effetto del procedimento, il deputato tornerebbe ai domiciliari. Bisogna garantire la governabilità. Tutti i cittadini devono osservare le leggi per meritare l’attributo di onorevole”.

Carlo Mazzù è un pilastro di Diritto civile nel Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Messina, malgrado sia di origine calabrese, quindi ormai d’adozione peloritano, avvocato cassazionista e ha insegnato Diritto commerciale, Diritto Privato dell’economia, Diritto di famiglia:

“Ringrazio Bramanti per avermi invitato a concorrere a questa impresa comune. Solo un neurologo può risollevare la città dello Stretto dallo stato comatoso. Sono stato studente immigrato nell’epoca in cui si immigrava e non si emigrava. Messina era entusiasmante, accogliente e sensibile. Non ho titolo di nessun tipo se non quello di Amo Messina. C’è qualcuno invece che ostenta trasparenza ai limiti della barzelletta ma che invece è ‘L’Innominabile’ per noi. John Kennedy diceva “non chiederci cosa possiamo fare per voi, ma cosa potete fare voi per voi”. Bisogna bonificare la politica. Città che aspira ad essere civile nel Nome di Messina e che non è il quartiere più a nord di Fiumedinisi, pensa di poter esportare un modello che non piace a nessuno e che è finito su tutte le pagine di cronaca giudiziaria italiana. Tutti gli appalti saranno controllati. Gli introiti devono passare dal Comune. Come si può additare le Partecipate soggetti inutili e da cancellare? Che ne faremmo dei dipendenti, li saponifichiamo? I diritti si conquistano con lavoro onesto e riconosciuto, con senso dell’appartenenza e della comunità e, siccome non abbiamo nulla da chiedere, speriamo che possiamo dare tanto”.

La parlamentare all’Ars Elvira Amata, presente in sala anche come esponente di coalizione, risponde “No comment” all’ennesima provocazione fatta ieri sera da Cateno De Luca a piazza del Popolo ma afferma: “Mi rivolgo a tutti quelli che vogliono competenza, compattezza e serietà. Ci sono quelli che vogliono solo apparire invece noi vogliamo essere”.

Sul ruolo di leader dei partiti e delle possibili influenze sui candidati a sindaco si è detto molto MA LA VERITA’ E’ CHE LE LISTE SONO DIECI e che comunque dovevano esaltare il candidato sindaco del Centrodestra verso un percorso ancora più favorevole, invece qualcuno ha praticato il voto disgiunto anche in questa coalizione. “In tutte le varie liste abbiamo presentato nomi forti – dice Bramanti -, quello che era lo zoccolo duro. Abbiamo fatto un risultato egregio. Non posso impedire ai candidati delle liste di conferire con l’avversario, so che qualcuno l’ha fatto, è stato ieri al comizio di De Luca. Per noi una delusione ma non possiamo fermare questa eventualità. Vogliamo partecipazione democratica. La mia preoccupazione resta l’odio sociale”.